Energie Rinnovabili

Rinnovabili: a che punto siamo?

Secondo una recente rilevazione nel primo trimestre di quest’anno le installazioni di Fonti Energetiche Rinnovabili (FER) sono diminuite del 25%.

In particolare, la variazione rispetto all’ultimo trimestre 2015 evidenzia il trend negativo per gli impianti eolici (-93%) e per gli impianti idroelettrici (-71%), mentre gli impianti fotovoltaici col + 0,3% confermano la variazione tendenziale rispetto al primo trimestre 2015 del 33%, con una nuova potenza installata di circa 85 MW.

Nel anno 2005 veniva emanato il Primo Conto Energia e l’Italia ha conquistato i vertici fra i paesi europei con più installazioni fotovoltaiche. Con una capacità installata di 18,6 GW l’Italia segue la Germania conquistando la leadership nell’energia prodotta (a livello europeo) con 22.306 GWh

Per quanto riguarda le fonti rinnovabili diverse dal fotovoltaico anch’esse hanno beneficiato di una serie di incentivi e quindi la produzione di energia è significativa.

A fine 2015 la potenza installata della FER elettriche ammonta a circa 51,5 GW con una produzione di circa 106.686 GWh.

Al momento sono allo studio la semplificazione dell’iter per la connessione di piccoli impianti fotovoltaici integrati sui tetti degli edifici, la micro generazione e lo storage.

Piccoli impianti fotovoltaici integrati sui tetti

Gli impianti fotovoltaici integrati sui tetti degli edifici, con potenza nominale fino a 20 kW, possono connettere l’impianto di produzione alla rete di distribuzione tramite un iter semplificato.

Per la connessione e l’esercizio è possibile utilizzare un modello unico (allegato al decreto) costituito da una prima parte che contiene i dati da fornire al distributore prima dell’inizio dei lavori e da una seconda parte con i dati da fornire a fine lavori.

Possono beneficiare gli impianti di produzione:

  • realizzati presso clienti finali già dotati di punti di prelievo attivi in bassa tensione;
  • aventi potenza non superiore a quella già disponibile in prelievo;
  • aventi potenza nominale non superiore a 20 kW;
  • per il quale sia contestualmente richiesto l’accesso al regime dello scambio sul posto;
  • caratterizzato da assenza di ulteriori impianti di produzione sullo stesso punto di connessione.

Micro generazione

Gli impianti di produzione fino a 1 kW hanno beneficiato di alcune esenzioni dal punto di vista normativo, tali da farli considerare esenti da qualsiasi obbligo, anche informativo.

L’errore, se così si può definire, nasce dalla nota pubblicata sulla Norma Cei 0-21 “Regola tecnica di riferimento per la connessione di Utenti attivi e passivi alle reti BT delle imprese distributrici di energia elettrica” secondo cui per impianti con potenza di generazione inferiore a 1 kW, valgono le sole prescrizioni relative agli impianti passivi.

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Questo rendeva possibile connettere alla rete elettrica un micro generatore senza la necessità di rispettare i vincoli normativi previsti per gli impianti di potenza maggiore.

La pubblicazione della Norma Cei En 50438 e la modifica ormai prossima della Norma Cei 0-21 renderanno la connessione un po’ più complessa di come appariva fino ad oggi.

Dal punto di vista procedurale, invece, la connessione di un impianto di potenza fino a 1 kW rientra nelle procedure previste dall’Autorità per l’energia elettrica il gas e il servizio idrico – AEEGSI (con l’eventuale beneficio previsto per i piccoli impianti fotovoltaici fino a 20 kW descritti prima).

Storage

L’accumulo elettrico si è affacciato nel mondo delle rinnovabili da un paio di anni, soprattutto in previsione di un possibile incentivo pubblico sul modello di quello tedesco.

Con la modifica della disciplina dello scambio sul posto è diventata meno remunerativa l’immissione dell’energia elettrica prodotta e non consumata nella rete elettrica.

Quindi risulta più conveniente poter accumulare questa energia per poi prelevarla quando se ne ha bisogno.

Purtroppo in questo campo le regole non sono chiare e molti hanno pensato che l’installazione di un sistema di accumulo (Energy Storage System, ESS) non dovesse sottendere a particolari vincoli normativi.

Le regole sono state definite con la Deliberazione 20 novembre 2014 n. 574/2014/R/eel “Disposizioni relative all’integrazione dei sistemi di accumulo di energia elettrica nel sistema elettrico nazionale” e dalle regole tecniche, Norme Cei 0-16 e Cei 0-21.

 

 

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