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Per le aziende agricole arriva il bando per l’energia da fonti alternative

Per le aziende agricole arriva il bando per l’energia da fonti alternative

Bando “Diversificazione attività agricole con impianti per la produzione di energia da fonti alternative”

La Regione Emilia – Romagna ha aperto il bando riservato alle aziende agricole che investono per la produzione di energia da fonti alternative

La Regione Emilia Romagna il 15 Luglio ha varato, con la delibera n. 1212, un progetto destinato alle imprese agricole che effettuino investimenti sulla produzione di energia verde proveniente da fonti naturali per un importo di 6,8 milioni di euro. Grazie al bando quindi le aziende agricole che presenteranno domanda entro e non oltre il 29 Novembre 2019 per la realizzazione di un impianto per la produzione di energia da fonti come ad esempio acqua, sole, aria o da sottoprodotti e scarti della produzione agricola e agroalimentare potranno aderire al fondo ed ottenere dalla Regione Emilia – Romagna dei finanziamenti.

Come abbiamo detto sono diversi i tipi di impianto che rientrano nel bando regionale e sono esclusi gli impianti fotovoltaici a terra. Per quello che riguarda nello specifico gli impianti fotovoltaici nel bando sono presenti le seguenti limitazioni:

  • possono avere una produzione massima di 1 Mega Watt elettrico;
  • l’energia prodotta deve essere superiore al fabbisogno dell’azienda agricola, di modo che sia possibile immettere in rete energia che poi potrà essere venduta ad altri.

Per quanto riguarda i progetti per poter partecipare al bando è necessario che abbiano un importo minimo di 20 mila euro, mentre non è stato impostato un tetto massimo. La Regione Emilia – Romagna emetterà, nel caso in cui il progetto rientrasse nel bando, un contributo massimo assoggettato al regime dei minimi, che quindi non potrà superare il valore di 200 mila euro. L’importo assegnato al progetto varierà tra il 20 ed il 50% della spesa e l’azienda potrà avere la possibilità di richiedere un anticipo fino ad un massimo del 50% del contributo approvato.

Le aziende che intendono partecipare dovranno presentare le domande di partecipazione al bando tramite il sistema informativo Agrea – SIAG, secondo le procedure indicate da Agrea (ovvero l’agenzia per le erogazioni in agricoltura della Regione Emilia-Romagna) di Regione Emilia – Romagna. Ogni azienda agricola che parteciperà al bando otterrà un punteggio sulla base del quale poi verrà stilata una graduatoria per stabilire l’accesso al finanziamento.

Visita il sito della Regione Emilia – Romagna sulla “Diversificazione attività agricole con impianti per la produzione di energia da fonti alternative”.

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Che cosa sono e come funzionano i certificati bianchi?

Che cosa sono e come funzionano i certificati bianchi?

I certificati bianchi sono nati nel lontano 2005 e sono uno dei tre meccanismi di incentivazione dei progetti di efficienza energetica. Ma come si ottengono e come funzionano?

In Italia esistono tre meccanismi statali di incentivazione dei progetti di efficienza energetica:

  • le detrazioni fiscali, chiamate anche eco bonus;
  • il conto termico;
  • i titoli di efficienza energetica (TEE), detti anche certificati bianchi.

In particolare i Certificati Bianchi sono degli incentivi che premiano il risparmio di energia fossile ed hanno lo scopo di incentivare la trasformazione del sistema energetico italiano. Questi certificati sono, entrando più nel dettaglio, dei titoli negoziabili che attestano il raggiungimento di un risparmio energetico attraverso opportuni interventi di efficienza energetica. Sono nati in seguito al Protocollo di Kyoto, quando sono stati fissati degli obiettivi, da raggiungere entro il 2020:

  • tagliare del 20% (in relazione ai livelli del 1990) le emissioni di gas serra;
  • raggiungere una quota minima del 20% di energia prodotta da fonti rinnovabili;
  • ottenere un miglioramento del 20% dell’efficienza energetica.

Tonnellata Equivalente di Petrolio

Un certificato equivale ad una tonnellata equivalente di petrolio (TEP). Da quando nel 2005 è partito questo schema sino al 2017 si è riusciti a risparmiare quasi 26 milioni di TEP, risultato che ha reso questo tipo di incentivo il più longevo e produttivo per l’efficienza energetica.

Nonostante nei primi 9 mesi del 2017 siano stati riconosciuti dal Gestore dei Servizi Energetici (società controllata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze e che ricopre un ruolo fondamentale per lo sviluppo e l’incentivazione delle fonti rinnovabili in Italia) congiuntamente con l’RSE (Ricerca per lo Sviluppo Energetico) ed Enea oltre 4 milioni di Titoli di Efficienza Energetica, tuttora questi titoli sono per lo più sconosciuti al grande pubblico. Questo è dovuto principalmente al fatto che questa normativa è destinata alla premiazione dei risparmi energetici di grandi aziende ed enti pubblici.

Il certificato Bianco si può ottenere i due modi:

  • attraverso degli interventi specifici di efficienza energetica;
  • attraverso l’acquisto presso altri soggetti di Titoli di Efficienza Energetica, come predisposto dal GSE (Gestore dei Mercati Energetici).

Tra le caratteristiche principali dei Certificati Bianchi segnaliamo:

  • copre tutti i settori (ad esempio industria, agricoltura, terziario, residenziale, etc.);
  • copre molti interventi di efficientamento energetico (sia il cogeneratore, l’illuminazione, l’involucro edilizio fino ai processi industriali);
  • il progetto può essere presentato dai distributori di elettricità e gas naturale, i soggetti pubblici e privati in possesso di certificazione relativa alla norma UNI CEI 11252, le ESCO (Energy Service Company) certificate e e le società con sistema di gestione dell’energia certificato ISO 50001 o con EGE certificato;
  • ogni certificato bianco corrisponde ad 1 TEP;
  • ogni certificato viene rilasciato per un tempo che va da 3 a 10 anni (per gli interventi più complessi);
  • il valore dei TEE ha raggiunto anche valori superiori ai 400 euro per TEP, anche se il valore medio spesso è stato tra i 100 ed i 110 euro per TEP.

Compra Vendita dei titoli

Per le società distributrici di elettricità e gas naturale con più di 50 mila utenti è previsto l’obbligo di raggiungere obiettivi di risparmio energetico maggiori di anno in anno. L’obbiettivo è raggiunto quando la società presenta un corrispondente numero di certificati, che possono essere ottenuti dal distributore o attraverso interventi di efficientamento energetico od acquistando i certificati dagli altri soggetti ammessi a presentare progetti.

Quindi nel momento in cui una impresa realizzi un intervento di efficientamento energetico, ad esempio pensiamo al caso di una impresa industriale che proceda alla sostituzione di un macchinario produttivo, potrà ottenere dal Gestore dei Mercati Energetici (GME) tanti Certificati Bianchi per quanto risparmio raggiungerà in termini di Tonnellate Equivalenti di Petrolio (TEP). I certificati potranno essere successivamente venduti al fornitore di elettricità o di gas naturale che abbia più di 50 mila utenti.

Come ottenere i Certificati Bianchi

Il Ministero dello Sviluppo Economico ha fissato, nel Gennaio del 2017, gli obiettivi quantitativi nazionali di risparmio energetico annuali che andranno raggiunti i prossimi anni. Entrando nello specifico sono 9,71 milioni per il 2019 e di 11,19 milioni per il 2020. I progetti andranno inviati al Gestore dei Servizi Energetici (GSE) che procederà, entro 90 giorni dal ricevimento, alla valutazione e comunicherà la risposta. Qualora fosse positiva il GSE provvederà poi ad emettere l’esatto ammontare dei Certificati Bianchi corrispondenti.

Ci teniamo a precisare che gli incentivi dei Certificati Bianchi sono possibili qualora non siano presenti altri incentivi statali. Sarebbe pertanto inutile, per fare un esempio, inoltrare la richiesta per ricevere dei Certificati Bianchi nel caso in cui per l’installazione di un impianto fotovoltaico si sia già goduto delle detrazioni fiscali del 50 o del 65% o degli incentivi Conto Energia. In ogni caso la comunicazione al GSE deve avvenire entro e non oltre i 18 mesi dall’allaccio dell’impianto.

2017: anno record per i Certificati Bianchi

Se consideriamo i volumi scambiati e i prezzi, il 2017 è stato un anno da record per il mercato organizzato dei Titoli di efficienza energetica mentre il prezzo medo dei TEE è aumentato, rispetto al 2016, più dell’80%. Nel 2018 valore di un certificato bianco è arrivato sino a circa 400 euro,mentre oggi il suo valore è di circa 205 euro con un aumento significativo dai 100 euro a titolo di efficienza iniziali.

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Ottimizza e massimizza il tuo impianto fotovoltaico

Ottimizza e mantieni efficiente il tuo impianto fotovoltaico

Una delle cose più importanti una volta eseguita l’installazione di un impianto fotovoltaico è riuscire a massimizzare i risultati dell’impianto. Un buon impianto deve funzionare per circa 20/25 anni, questo significa che farlo funzionare al massimo delle sue potenzialità per un buon lasso di tempo garantisce sia il piano di rientro stimato in fase di realizzazione, cioè la capacità dell’impianto di ripagarsi producendo energia pulita da utilizzare per la propria utenza in modo abbondante, che un successivo risparmio una volta superato il rientro dai costi per la realizzazione.

Quindi il titolare di un impianto fotovoltaico deve riuscire a mantenere un funzionamento ottimale del proprio impianto, e qui vogliamo lasciare qualche consiglio in merito.

Un impianto che lavora al massimo delle sue potenzialità consentirà di avere un maggior risparmio sulla bolletta. Sarà quindi necessario ottimizzare sia i rendimenti che le prestazioni dell’impianto installato, che l’ottimizzazione dei consumi. Questo consentirà di aumentare l’autoconsumo diretto. Ed un alto rendimento produttivo ovviamente influirà anche sui tempi di rientro per l’investimento fatto per la realizzazione. Sarà quindi consigliabile monitorare la produzione di energia raccogliendo ed analizzando i dati dell’impianto. Questo vale per i piccoli impianti ed a maggior ragione diventa importante nel caso di impianti più grandi. Questo consente di verificare eventuali malfunzionamenti dell’impianto o di anomali cali di produzione, consentendoci di intervenire tempestivamente nell’individuare le cause del problema e risolverlo. Così facendo evitiamo di perdere la produzione energetica.

E’ anche possibile monitorare a distanza l’impianto, e solitamente è consigliabile nel caso di impianti molto grandi. Lo si può fare sfruttando ad esempio la rete ed il web con dei programmi appositi di monitoraggio che inviino una segnalazione tempestiva su eventuali anomalie del sistema. Per impianti grandi è possibile richiedere anche eventuali servizi di management specializzati.

Ma per mantenere un impianto perfettamente funzionante nel tempo è necessario fare una continua manutenzione e pulizia dei pannelli. Esiste la possibilità, anche in questo caso, di richiedere servizi specializzati per la pulitura ed un controllo ed una manutenzione regolare dei pannelli e dell’impianto. Solitamente comunque per preservare la produttività dell’impianto è necessario effettuare una pulizia regolare da pollini, sporcizia od altre impurità che potrebbero compromettere la resa dei pannelli. Inoltre effettuando la pulizia si potrà anche fare degli opportuni controlli visivi sui moduli e sui componenti dell’impianto, consentendo così anche un rapido intervento, evitando eventualmente anche nuovi ombreggiamenti che potrebbero pregiudicare il funzionamento dell’impianto.

Il vantaggio dell’impianto fotovoltaico è che non ha parti in movimento e quindi non è soggetto ad una eventuale usura meccanica. Questo rende quindi più semplice e rapida la procedura di controllo e di manutenzione. Chiaramente è consigliabile far fare il tutto da un professionista abilitato, possibilmente prima del periodo di picco della produzione, ad esempio a fine inverno od inizio primavera.

E’ possibile effettuare una manutenzione ordinaria di un piccolo impianto con una chiamata annuale, come ad esempio si fa per la manutenzione di una caldaia, mentre per i grandi impianti è consigliabile usufruire di servizi all inclusive che si prendano in carico tutti gli aspetti della gestione completa dell’impianto : dal monitoraggio, alla ottimizzazione, alla manutenzione fino alla gestione burocratica.

Per chi fosse interessato possibile anche confrontare i dati di produzione del proprio impianto fotovoltaico con i dati degli impianti operanti nelle zone circostanti. Questo è fattibile grazie ai database di dati presenti su server centralizzati che monitorano e confrontano in tempo reale la produzione di più impianti. In un unico server è così possibile raccogliere i dati di migliaia di impianti e confrontare così i rendimenti delle installazioni consentendo così di avere un riscontro reale e può dare delle indicazioni sulla qualità e sul rendimento dell’impianto installato.

 

Leggi il nostro approfondimento sui vantaggi di un impianto fotovoltaico.

 

Se sei interessato all’installarzione di un impianto fotovoltaico, desideri un preventivo gratuito o se semplicemente desideri avere una stima puoi contattarci indicando i tuoi dati e il tipo di impianto che desideri e tutte le informazioni che ritieni utile fornirci.

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