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Convegno CEI

Convegno CEI di formazione gratuita a Rimini

A Rimini, il giorno 21 aprile 2016, avrà luogo il quinto appuntamento con il ciclo di Convegni di formazione gratuita organizzati dal CEI – Comitato Elettrotecnico Italiano per tutto il 2016. I Convegni di formazione gratuita CEI, giunti ormai alla quindicesima edizione, rappresentano un appuntamento tradizionale con gli sviluppi della normativa elettrotecnica, elettronica e delle telecomunicazioni.
L’incontro, rivolto a tutti gli operatori del settore, verte sul tema degli aggiornamenti normativi in merito a prestazioni funzionali, energetiche e di sicurezza dei sistemi elettrici.

La giornata formativa, con inizio alle ore 9.00, si apre con un intervento incentrato sui criteri per il dimensionamento delle varie parti degli impianti di terra, per la loro pratica esecuzione in relazione alle utenze attive e passive connesse ai sistemi di distribuzione in media tensione (Guida Tecnica CEI 99-5). In seguito, due relazioni affrontano il tema dell’efficienza energetica degli impianti elettrici negli edifici. La prima di esse riguarda l’utilizzo dei sistemi di accumulo, con cenni sul loro futuro utilizzo in ambito domestico e terziario; la seconda fa riferimento alla futura Variante della Norma CEI 64-8 che recepisce la Norma HD 60364-8-1, in cui vengono forniti esempi su come garantire la funzionalità delle prestazioni elettriche e la riduzione dei consumi energetici per un impianto elettrico.
Il Convegno prosegue nel pomeriggio con altri due interventi: il primo, curato dal Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, è dedicato alla verifica degli impianti elettrici ai fini del mantenimento delle prestazioni contro l’innesco e la propagazione degli incendi; il secondo prende invece in esame le infrastrutture per gli impianti multi-servizio negli edifici (Guida Tecnica CEI 306-22).
L’appuntamento avrà luogo a Rimini il giorno 21 aprile 2016, presso l’Hotel Touring in Viale Regina Margherita 82, dalle ore 9.00 alle ore 17.00.

Il Convegno, con il patrocinio del Ministero dello Sviluppo Economico, del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco e in collaborazione con AEIT, ANIE, UNAE Emilia Romagna è stato realizzato con il supporto di importanti aziende del settore: Beta Cavi, Cep, Eaton, Finder, GE Energy Industrial Solutions, Gewiss, Graziadio & C, IMQ, Roncarati, Schneider e Zotup.
A questo Convegno il Consiglio Nazionale dei Periti Industriali e dei Periti Industriali Laureati attribuisce n. 6 CFP.

La partecipazione al Convegno è gratuita, previa iscrizione, compilando la scheda online dal sito www.ceiweb.it alla voce Eventi – Convegni di formazione gratuiti entro il 18 aprile 2016 (seguendo questo link).

 

ANIE: in Italia 700 mila ascensori “vecchi”

ANIE: in Italia 700 mila ascensori “vecchi”

Sono circa 700 mila gli ascensori installati in Italia prima del 1999 e non dotati delle moderne tecnologie che garantiscono un livello di sicurezza minimo secondo gli standard europei. Sono impianti che effettuano quotidianamente quasi 100milioni di corse. Sono dati diffusi oggi da AssoAscensori e Anacam per spiegare l’urgente necessità per l’Italia di recepire la raccomandazione europea, già attuata in molti Paesi europei ma purtroppo non ancora in Italia, che impone per gli ascensori in funzione prima del 1999 l’adeguamento a standard minimi di sicurezza, contestualmente al recepimento nazionale della cosiddetta Nuova Direttiva Ascensori (2014/33/UE), entro il 19 aprile prossimo.

Il parco ascensori in funzione nel nostro Paese è il più vasto e tra i più vecchi in Europa: circa il 40% degli impianti in funzione ha più di 30 anni e oltre il 60% non è dotato di tecnologie moderne capaci di garantire un livello assoluto di sicurezza agli utenti. Si pensi ad esempio ai sistemi di chiamata d’emergenza, ai sistemi di chiusura delle porta automatiche, al livellamento tra piano e cabina di ascensore.
Stime indicano che sono proprio gli impianti elevatori più vecchi e non rispondenti allo stato dell’arte a causare il maggior numero di incidenti: tra il 2010 e il 2015 si sono verificati 24 infortuni mortali e numerosi infortuni anche gravi che hanno coinvolto gli utenti nell’utilizzo di quello che ad oggi rappresenta il mezzo di trasporto più utilizzato al mondo, con un impatto non noto al pubblico ma sicuramente alle assicurazioni e alle istituzioni pubbliche.
Le conseguenze di malfunzionamento di impianti non adeguati agli standard internazionali hanno un impatto anche su costi sociali e di welfare derivanti dalla cura degli infortuni scaturiti da norme di sicurezza obsolete. La mancanza di ammodernamento degli ascensori con oltre 30 anni di attività, inoltre, rende spesso questo mezzo di trasporto una ulteriore barriera architettonica per le persone con disabilità.

L’Italia è il fanalino di coda nel recepire importanti norme sulla sicurezza che impattano non solo sulla vita degli italiani, ma anche sui conti pubblici” – ha dichiarato il presidente di AssoAscensori e Vice Presidente di ELA (Associazione Europea degli Ascensori) Roberto ZappaE’ urgente che il Governo faccia di tutto per permettere al Paese di allinearsi agli standard europei, proseguendo nel percorso di ammodernamento senza badare a inutili strumentalizzazioni. La sicurezza è sempre un investimento
Si tratta solo di quegli impianti che negli ultimi anni non hanno subito alcun lavoro di manutenzione, a cui comunque anche solo per usura, sarebbero a breve sottoposti” ha dichiarato il Presidente ANACAM (Associazione nazionale imprese di costruzione e manutenzione ascensori)Michele Mazzarda. “Il provvedimento in discussione ha un raggio di attuazione di 4-6 anni quindi non impatta in maniera pesante. Inoltre le spese sono detraibili in virtù del bonus per le riqualificazioni e le ristrutturazioni edilizie. E’ impensabile che con le nuove tecnologie oggi a disposizione un anziano oggi debba inciampare sul gradino dell’ascensore e farsi male o che chi resta intrappolato non sia immediatamente in collegamento con una postazione di soccorso”.