Scopri il Bonus Impianti Elettrici in vigore dal 1 Gennaio 2020

Scopri il Bonus Impianti Elettrici in vigore dal 1 Gennaio 2020

A partire dal 1° gennaio 2020 è stato introdotto il Bonus Impianti Elettrici: fino a 1.200 euro per appartamento per chi effettua un ammodernamento.

Per coloro che eseguono opere di ammodernamento di vecchie colonne montanti di energia elettrica in edifici condominiali a partire dal 1° Gennaio 2020 è stato introdotto il Bonus Impianti Elettrici. Questo incentivo può arrivare a cifre consistenti nel caso in cui siano effettuati interventi di ristrutturazione o di centralizzazione di contatori di luce e gas in un condominio.

A differenza però di altre tipologie di incentivi per gli interventi di ristrutturazione edilizia, che però rientrano nel sistema delle detrazioni fiscali, il Bonus Impianti Elettrici è un rimborso vero e proprio che viene stabilito dall’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (Arera). L’incentivo è entrato in vigore il 1° Gennaio 2020 ed è prevista una prima fase di sperimentazione della durata di 3 anni, che pertanto vedrà la sua conclusione il 31 Dicembre 2022.

Questo particolare incentivo è stato introdotto con lo scopo di incentivare la sostituzione di vecchie colonne montanti sia da parte degli amministratori condominiali che i distributori di energia. Allo stesso tempo si offrirà agli utenti la possibilità di poter richiedere un aumento di potenza fino ad un massimo di 6,6kW. Questo farà sì che si migliorino le prestazioni che le sicurezze degli impianti, che in alcuni casi, essendo obsoleti, è un fattore decisamente importante.

Ci teniamo a segnalare che l’incentivo riguarda la sola sostituzione delle colonne montanti, cioè quei cavi che trasportano l’energia elettrica sino ai contatori nei singoli appartamenti od al pannello comune (questo nel caso in cui tutti i contatori siano riuniti in un unico punto).

Chi può usufruire del bonus?

La delibera dell’Arera ha stabilito che il bonus possa essere fruito solo per edifici condominiali in cui gli impianti elettrici siano stati installati prima del 1970 ed ha anche stabilito quali interventi possono essere soggetti al rimborso. Qualora la colonna montante sia ritenuta un pericolo per la sicurezza e sia quindi in uno stato critico però il periodo si amplia e viene esteso anche agli impianti che sono stati realizzati tra il 1970 ed il 1985.

È stato stabilito da parte di Arera anche l’importo del contributo, che può variare da 400 euro fino a 600 euro per piano e da 700 fino a 900 euro per singola utenza.

Nel momento in cui però l’intervento non si limita soltanto alla sostituzione della colonna montante ma si procede anche a centralizzare i contatori, che così vengono riuniti tutti in un unico spazio, il rimborso aumenta, diventando da 700 fino a 900 euro per piano e da 1.000 euro sino a 1.200 euro per appartamento. Questo aumento viene erogato per poter far fronte ad un’opera più complessa, che prevede anche che vengano stesi dei nuovi cavi di collegamento tra i contatori centralizzati e gli appartamenti. È inoltre previsto anche un incentivo ulteriore di 100 euro per ogni metro di cavo usato per collegare la colonna con il confine di proprietà. L’importo massimo erogabile però non può essere superiore a 1.500 euro.

Una maggiore potenza elettrica a disposizione

Non solo la sicurezza: come abbiamo scritto poco sopra un altro scopo di questo incentivo è quello di dare la possibilità al singolo condomino di poter avere una maggiore potenza, fino cioè a 6,6kW. Questo perché il sempre maggior utilizzo di piani cottura ad induzione o di impianti di climatizzazione (specialmente quelli con pompa di calore) hanno portato ad un aumento della necessità di energia elettrica. In questo modo si cerca così di fornire un impianto più moderno ai condomini, che possono essere sfruttati dagli enti erogatori di energia elettrica per una maggiore potenza distribuita. Allo stesso modo l’utente potrà valutare, anche con l’arrivo del mercato libero, la migliore offerta per le sue necessità tra quelle presenti sul mercato.

Quale la procedura per fruire del Bonus Impianti Elettrici?

La pratica per il bonus impianti elettrici dovrà essere gestita tramite un rapporto tra l’amministrazione condominiale ed il distributore dell’energia. Quest’ultimo in particolare dovrà fornire una informativa preliminare: lì dovrà essere presente un prospetto sui costi, le modalità e le tempistiche per l’intervento di ammodernamento delle vecchie colonne montanti. La versione della nuova tipologia di contratto dovrà essere consegnata entro il 30 giungo 2020 e avrà validità fino allo scadere della fase sperimentale, cioè come abbiamo scritto sopra nel 2022.

Il condominio invece dovrà conservare tutta la documentazione riguardante le spese sostenute per gli interventi di ammodernamento e dovrà esibire al distributore i costi. Sarà poi il distributore a versare il bonus.

Nella delibera sono previsti, sia per accertare la regolarità delle procedure che per evitare eventuali abusi, tutta una serie di controlli a campione che potranno essere effettuati da parte di Arera.

È stato inserito anche l’attuazione di un censimento a livello nazionale delle colonne montanti obsolete da parte dell’Autorità dell’energia e dell’ambiente. Questa iniziativa, a carico degli enti fornitori dell’energia, ha lo scopo di avere un quadro più preciso delle condizioni degli impianti degli edifici condominiali nel nostro Paese, di poter ottenere anche una più precisa valutazione sul livello degli investimenti e la sostenibilità a lungo termine,ed anche il suo impatto sulle tariffe.

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