Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci Anelli, venticinquesimo film del Marvel Cinematic Universe, contiene diverse curiosità nascoste: scoprile con noi!

Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci Anelli, che arriverà in DVD e Blu-ray a partire dal 16 Novembre, è il primo film realizzato dai Marvel Studios a presentare un protagonista asiatico (per il ruolo del protagonista è stato scelto l’attore canadese di origini asiatiche Simu Liu) ed il secondo film della cosiddetta “Fase Quattro” del Marvel Cinematic Universe (il primo è stato Black Widow, prequel ambientato dopo i fatti di Captain America: Civil War).

Il film dei Marvel Studios è diretto dal regista americano Destin Daniel Cretton ed ha introdotto nuovi eroi e villain del MCU. Nella pellicola però sono presenti diversi riferimenti a precedenti progetti Marvel (e non solo) e, come per molte altre pellicole Marvel, diversi easter egg. Andiamo a scoprirne alcune.

Il nome Shang-Chi

Il nome Shang-Chi, come per molti nomi di persone, presenta un significato profondo: tradotto dal cinese significa “L’ascesa e l’avanzata dello spirito”, nome decisamente appropriato per il personaggio. In seguito al dilagante amore per le arti marziali nel 1973 gli autori Steve Englehart e Jim Starlin crearono il personaggio di Shang-Chi, ispirandosi a Bruce Lee. Il protagonista della pellicola ha avuto un’infanzia solitaria, trascorsa per lo più allenandosi per riuscire a diventare maestro di Kung Fu. Nei comics non viene svelato molto dei suoi primi anni e l’identità di sua madre non è nota.

Brandon Lee avrebbe dovuto interpretare Shang-Chi

Il personaggio di Shang-Chi, come detto, è stato modellato sul famoso attore e artista marziale Bruce Lee. Lo stesso Stan Lee incontrò Linda e Brandon Lee, rispettivamente la vedova ed il figlio di Bruce Lee, e presentò loro il progetto di un film in cui Brandon avrebbe dovuto interpretare Shang-Chi. Purtroppo, la vita di Brandon finì durante le riprese di The Crow nel 1994 e non si riuscì a portare avanti il progetto.

Omaggio a Terremoto nel Bronx

Una delle scene più emozionanti della pellicola vede Shang-Chi e Katy attaccati su di un autobus da un gruppo di sicari. Appare chiaro dalla scena, che richiama per coreografie e dettagli (come ad esempio il protagonista che durante il combattimento si toglie la giacca per riuscire a liberarsi dagli avversari) il film cult del 1996 “Terremoto nel Bronx” con protagonista Jackie chan, di come la produzione Marvel desideri omaggiare i classici film di arti marziali.

Shang-Chi e Rush Hour

Oltre a Terremoto nel Bronx nella pellicola troviamo omaggiato un altro film di Jackie Chan: Rush Hour 2. In una sequenza spettacolare, quando il protagonista e la sua migliore amica Katy si recano a Macao per avvisare Xialing, la sorella di Shang-Chi, dell’imminente pericolo scatenato dal padre Wenwu, un gruppo di ninja attacca i protagonisti sulle impalcature in bamboo di un grattacielo.

Shang-Chi e Jackie Chan

In realtà i collegamenti tra il film Marvel e Jackie Chan sono diversi. La produzione infatti ha coinvolto direttamente Andy Cheng, ovvero uno degli stunt-man di Jackie Chan, come coreografo delle scene d’azione. Non solo, anche il direttore di Seconda Unità del film Marvel e coordinatore degli stunt-men è stato Brad Allan, altro collaboratore del campione di arti marziali in film quali The Tuxedo e Smash Hour. Shang-Chi è stato l’utimo film in cui ha lavorato Allan, scomparso prematuramente all’età di 48 anni.

Shang-Chi ed il collegamento a The Falcon and the Winter Soldier

Nella pellicola Shang-Chi, alla ricerca della sorella Xialing, si reca nella località di Macau. Qui scopre che lei gestisce una bisca clandestina di combattimenti. In una delle scene all’interno della struttura di Macao si può intravedere, alle spalle di Shang-Chi, un disegno che ricorda molto la bandiera di Madripoor, città stato del MCU nell’arcipelago del sud-est asiatico e luogo dove, nella serie tv The Falcon and the Winter Soldier, opera Power Broker aka Sharon Carter.

Il Mandarino

A sorpresa in Shang-Chi e la Leccenda dei Dieci Anelli ritroviamo il personaggio del Mandarino, già apparso in Iron Man 3 ed interpretato da Ben Kingsley. Nella pellicola viene spiegato che il Mandarino che noi abbiamo incontrato come avversario di Iron Man, ovvero l’attore Trevor Slattery, era in realtà una identità posticcia, e che altre ce ne sono state nel corso della Storia. Dunque il vero Mandarino del Marvel Cinematic Universe ora si scopre essere sempre stato Wenwu ed i Dieci Anelli (che nei fumetti sono effettivamente degli anelli e non dei bracciali) tornano ad essere indossati da un personaggio asiatico.

Abominio

Quando Shang-Chi e Katy si recano a Macao alla ricerca di Xialing si ritrovano in una bisca clandestina dove vengono organizzati combattimenti all’ultimo sangue. Appena si trovano dentro la bisca viene mostrato un combattimento tra Wong (Benjamin Wang), braccio destro del Dottor Strange, ed Abominio. Il personaggio, ben conosciuto agli appassionati di fumetti come nemesi storica di Hulk, è già apparso ne L’incredibile Hulk del 2008 e i titoli di coda confermano che a “interpretarlo” è, come nella pellicola del 2008, Tim Roth.

Zach Cherry

Ora facciamo un passo indietro e torniamo alla scena di lotta sull’autobus, dove Shang-Chi combatte e sconfigge un gruppo di pericolosi sicari. Tra coloro che assistono alla scena è possibile riconoscere quello di Zach Cherry, cioè il vlogger che riprende tutto il combattimento e trasmette in diretta la lotta, rendendo così Shang-Chi una star del web (col nome di bus-boy). Gli appassionati forse ricorderanno che il personaggio era già apparso in Spider-Man: Homecoming: era infatti il venditore ambulante di hot-dog con cui Spidey ha un brevissimo dialogo.