Bonus TV 2019: come funziona?

Bonus TV 2019: come funziona?

A partire dal 18 Dicembre 2019 e fino al 31 Dicembre 2022 è possibile usufruire del Bonus TV per l’acquisto di decoder e TV. Ma cos’è e come funziona?

A partire dal 18 Dicembre e fino al 31 Dicembre 2022 è possibile usufruire del “Bonus TV”: con il passaggio al nuovo standard del digitale terrestre (DVB-T2) è stato stanziato da parte del governo un contributo di 50 euro per l’acquisto di un decoder o televisore di ultima generazione. L’agevolazione però non è per tutti ma è riservata alle sole famiglie con ISEE fino a 20 mila euro. Ci teniamo anche a ricordare che non tutti i rivenditori possono aver aderito all’iniziativa, pertanto è consigliabile accertarsi prima se questi abbia aderito o meno.

Cos’è l’ISEE?

L’ISEE è l’indicatore della situazione economica equivalente, un documento che, tenendo conto di reddito, patrimonio (mobiliare e immobiliare) e delle caratteristiche di un nucleo familiare (per numerosità e tipologia), indica la situazione patrimoniale delle famiglie.

A cosa serve il Bonus TV?

Come dicevamo entro il 2022 avverrà il passaggio (switch-off) dal precedente standard televisivo (DVB-T) al nuovo (DVB-T2) con codifica H. 265 o HEVC.  Passaggio completato (entro Luglio 2022) i televisori non compatibili con la nuova tecnologia non saranno più in grado di ricevere i programmi. Per questo nuovo switch-off si calcola che saranno circa 18 milioni le famiglie che saranno obbligate a dover acquistare apparecchi che siano abilitati al nuovo standard di ricezione.

Come funziona il Bonus TV?

Il governo per il Bonus TV ha stanziato complessivamente per l’intero periodo (2019-2022) circa 150 milioni di euro. I rivenditori che hanno deciso di aderire all’iniziativa dovranno poi erogare il bonus, sotto forma di sconto sul prezzo dell’apparecchio (decoder o TV) acquistato, a fronte della presentazione delIa “richiesta di riconoscimento del contributo”, ovvero il documento in cui il consumatore finale certifica di essere in possesso dei requisiti previsti per ricevere il contributo. Il Ministero dello Sviluppo Economico (MiSE) ha messo a disposizione dei cittadini un sito internet dove è spiegata sia la procedura e chi ha diritto a ricevere il bonus, sia una lista dei prodotti che sono idonei a poter ricevere programmi e servizi radiotelevisivi con il nuovo standard DVB T2/HEVC: a questo link trovi tutte le informazioni.

Sempre sullo stesso sito è stato reso disponibile un facsimile del documento di autocertificazione che dovrà essere presentato al rivenditore.

Il tuo televisore è compatibile con il nuovo DVB-T2?

Ricordiamo che a partire dal 1° gennaio 2017 i negozi hanno l’obbligo di vendere solo televisori che siano dotati di tecnologia DVB T2 /HEVC. Pertanto se il tuo prodotto è stato acquistato prima di tale data è possibile che non siano compatibili ai nuovi standard. È comunque possibile verificare se il tuo televisore è compatibile con i nuovi standard di trasmissione semplicemente sintonizzandosi sui canali HD del digitale terrestre, dal 501 in poi: se compare un messaggio di errore significa che l’apparecchio non è idoneo. Il nostro consiglio comunque è quello di verificare sempre che nelle specifiche tecniche del televisore alla voce “sintonizzatore digitale” sia presente la dicitura DVB T2 HEVC/H265.

Quando avverrà lo switch-off?

Il passaggio al nuovo standard avrà inizio nel 2020, dove inizierà una fase tecnica di adeguamento delle reti che potrebbe comportare minimi disagi per gli utenti. Potrebbe ad esempio essere necessaria una risintonizzazione degli apparecchi od anche una ritaratura delle antenne, ma i televisori continueranno a ricevere il segnale digitale. Abbiamo preparato un breve calendario con le regioni coinvolte:

  • il primo passo del nuovo switch-off è fissato per il 1° settembre 2021 e durerà fino al 31 dicembre e vedrà coinvolte: la Valle d’Aosta, il Piemonte, la Lombardia, il Veneto, il Friuli Venezia Giulia, l’Emilia Romagna e le province di Trento e di Bolzano;
  • a partire dal 1° gennaio 2022 al 31 marzo 2022 toccherà invece a: Liguria, Toscana, Umbria, Lazio, Campania, Sardegna;
  • infine dal 1° aprile 2022 al 31 giugno 2022 sarà la volta di: Sicilia, Calabria, Puglia, Basilicata, Abruzzo, Molise, Marche. Entro luglio 2022 la transizione definitiva sarà completata con il passaggio allo standard HEVC.
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