A partire dal 1° Marzo entreranno in vigore le nuove etichette energetiche per gli elettrodomestici: più leggibili, ottimizzate, offriranno un più semplice confronto tra i prodotti.

Introdotte più di 20 anni fa quest’anno, a partire dal 1° Marzo, le etichette energetiche verranno rinnovate e modificate. Con la nuova versione potremo avere una maggiore chiarezza delle informazioni riportate che consentirà agli utenti, una volta imparate ad utilizzarle, di poter fare scelte più consapevoli, permettendo comparazioni più semplici e chiare. Le vecchie etichette energetiche infatti nelle ultime evoluzioni includevano le classi A+, A++ ed A+++, mentre nella nuova versione segni + e percentuali, che spesso potevano causare confusione, scompaiono. Ora sulle etichette compaiono nuove indicazioni utili e comprensibili sui consumi e le prestazioni, una informazione chiara sulle performance dei prodotti che consente anche di poter effettuare una più facile comparazione tra i prodotti ed allo stesso tempo un incentivo per poter riuscire a raggiungere migliori traguardi sul fronte del risparmio energetico.

Quali sono i prodotti che avranno la nuova etichetta

Frigoriferi, congelatori, canti nette per il vino, lavatrici e lavasciuga, lavastoviglie, televisori e monitor, sorgenti luminosi ed altri apparecchi destinati all’uso commerciali: questi sono gli elettrodomestici che dovranno utilizzare la nuova etichetta energetica. Come si vede dall’elenco la nuova etichetta non verrà applicata a tutti i dispositivi ed a tutti gli apparecchi. Questo perché con la nuova etichetta, che sarà uno standard unico per tutto Europa, non vedrà riportati solo nuovi simboli ma anche nuove tecnologie, normative e nuovi standard di misurazione.

Cosa cambierà con la nuova etichetta

5 sono le principali differenze tra le vecchie e le nuove etichette energetiche. Andiamo a scoprirle meglio.

  1. QRCode. La novità più evidente è la presenza di un QRCode. Questo consente al consumatore, tramite la scansione con lo smartphone, di poter ottenere la scheda tecnica del prodotto con diverse informazioni aggiuntive.
  2. Scala energetica da A a G. Viene semplificata la scala energetica, eliminando le classi comprendenti il simbolo “+”. Colorata da verde a rosso ora va da A (verde) per la massima efficienza a G (rosso) per la minima. Per poter accogliere un progressivo miglioramento tecnologico in fatto di risparmio energetico, è prevista una modifica periodica della scala “ogni circa 10 anni o quando una significativa percentuale di modelli sarà presente nelle due classi di efficienza più elevate”.
  3. Consumo energetico. Per ogni prodotto è specificato il consumo di energia elettrica, calcolato in kWh. Questo può essere espresso per costo medio annuo (nel caso ad esempio di frigoriferi) oppure può essere relazionato al consumo medio per ciclo o serie di cicli (come nel caso delle lavatrici).
  4. Rumorosità. Viene indicata, dove necessario, una scala secondaria che va da A (un valore inferiore a 30dB) a D (uguale o maggiore a 42dB) per segnalare il rumore emesso dall’elettrodomestico.
  5. Pittogrammi. Per poter rendere comprensibile in tutte le lingue dell’Unione Europea un concetto si è scelto di utilizzare dei pittogrammi, delle immagini. La nuova etichetta energetica mostra agli utenti così in un modo semplice ed estremamente efficace le caratteristiche tecniche e le prestazioni di un prodotto, specifiche come ad esempio volume e capacità di carico, efficienza di centrifugazione o di asciugatura e rumore emesso. Anche nel caso di prestazioni funzionali sono state inserite delle classi di efficienza, identificate dalle lettere da A (migliore) a G (peggiore), indicate all’interno dei pittogrammi. Solo per il rumore, come specificato sopra, la classificazione segue invece una scala da A a D poiché non è stato possibile definire sette classi per questo specifico parametro.

Nuovi parametri di consumi

La procedura che determina la classe energetica dei diversi elettrodomestici ora diventa specifica e più completa. Nel caso di frigoriferi e congelatori diventa ad esempio prende in considerazione diversi elementi tra cui il tipo di elettrodomestico (frigorifero, congelatore o cantinetta, da incasso o a libera installazione), il principio di funzionamento, la temperatura ambiente, il numero e le dimensioni dei comparti di conservazione. Per le lavatrici, invece, il consumo energetico ponderato è basato su 100 cicli di lavaggio, mentre il consumo dell’acqua viene calcolato per singolo ciclo. Per esempio nel programma Eco ’40-60’ viene espressa la durata e la capacità di carico nominale, mentre la classe del rumore segnalato nella etichetta è relativo alla fase di centrifuga e non al lavaggio. Allo stesso modo nel caso delle lavastoviglie il consumo di energia è espresso per 100 cicli e, come per le lavatrici, l’acqua per ogni ciclo. Inoltre viene dichiarata la durata del programma ‘Eco’ e la sua relativa classe di rumorosità.