Nintendo ha deciso di lanciare la terza versione di Nintendo Switch: Switch OLED. Ma quali sono le differenze con le altre due versioni, la Switch e Switch Lite? Scoprilo con noi!

La guerra tra le grandi aziende produttrici di console, la “console war”, si arricchisce di un nuovo capitolo. Recentemente infatti le due big, Sony e Microsoft, hanno lanciato le nuove PlayStation 5 e XBOX Serie X, e Nintendo non è certo rimasta a guardare lanciando la nuova Switch OLED. Ma facciamo un passo indietro. La Nintendo Switch è la console che ha preso il posto della sfortunata Wii U, console che, nei piani dell’azienda di Kyoto, avrebbe invece dovuto proseguire il successo della prima Wii, una console in grado quasi di diventare un oggetto di culto e che è stata in grado di vendere decine di milioni di console nel mondo, che in diversi casi erano aggiornamenti di giochi usciti per la Wii U che vennero snobbati.

Ad accompagnare la prima Nintendo Switch troviamo quindi giochi come Mario, Zelda, il Kart, Mario Golf e Tennis, Kirby, e a ottobre 2021 anche il nuovo Metroid. Titoli di grande qualità e concentrati in un lasso di tempo incredibilmente breve.

A rendere più appetibile la console ora troviamo anche, a distanza di tre anni dall’uscita, un primo taglio di prezzo per l’acquisto della console, che ricordiamo all’uscita aveva un prezzo consigliato al pubblico di 329 euro e che ora avrà un prezzo consigliato di 299 euro.

Lo scorso anno ad affiancare il primo modello troviamo la Nintendo Switch Lite e, come anticipato, quest’anno troveremo sugli scaffali la terza versione, la Nintendo Switch OLED.

Andiamo quindi ora a scoprire meglio le differenze tra i tre modelli.

La versione “storica”, la Nintendo Switch, come abbiamo detto ha ora un prezzo consigliato di 299 euro. Il suo nome, “Switch”, tradotto in italiano significa “cambiare”, “trasformare”. E la sua peculiarità è proprio quella di poter cambiare ed essere utilizzata in tre modalità diverse: è possibile, tramite un dock HDMI, collegare la console al televisore; è possibile renderla portatile, utilizzando i suoi controller e lo schermo di cui è dotata, come se fosse un vecchio “gameboy”; è possibile infine utilizzarla nella modalità “TV”, staccando i joycon dalla console e posizionando il suo schermo su di uan superficie sarà come giocare davanti ad una piccola tv.

È questo il motivo principale del successo di Nintendo Switch, la sua versatilità: l’utente ha la possibilità di poter scegliere se usarla come una classica console domestica o come una console portatile, può usarla in modalità single player che multiplayer, ed il secondo pad è già in dotazione e non è necessario acquistarne un altro.

L’autonomia della console è di 3, 4 ore per il modello uscito nel 2017, mentre quello contraddistinto dal seriale HAC-001(01) della revisione 2019 arriva a 5, 6 ore ininterrotte.

La seconda versione, la Nintendo Switch Lite, rispetto alla prima console ha in dotazione uno schermo leggermente più piccolo (5.5 pollici contro i 6.2 dell’altra) e sempre 5, 6 ore di autonomia.

La nuova Nintendo Switch OLED invece in dotazione ha un display di dimensioni maggiori, 7 pollici, oltre ad avere il vantaggio della migliore tecnologia disponibile al momento per un display, ovvero l’oled, che tra gli altri vantaggi è in grado di offrire all’utente ulteriori 2, 3 ore di gioco rispetto ai due modelli precedenti. Anche esteticamente la terza versione di Nintendo Switch presenta un restyling che la rende decisamente elegante: la console è rifinita con colori brillanti, neri profondi e una luminosità estremamente più brillante degli altri. Il dubbio che i giochi con risoluzione 720p visualizzati su uno schermo più grande si potessero dimostrare meno nitidi è scongiurato: su Switch OLED infatti la qualità dell’immagine è decisamente al top. Esattamente come per il primo modello anche con la Nintendo Switch OLED è possibile staccare i controller dal corpo macchina e potersi godere i giochi in modalità portatile o casalinga, opzione che era invece assente nella versione Lite.

La differenza sostanziale di quest’ultima, infatti, è proprio l’impossibilità di fare “switch”, ovvero quello di riuscire a passare da un utilizzo televisivo a quello diretto sul display della macchina. Nintendo Switch Lite si comporta esattamente come una qualsiasi console portatile, diventando quello che possiamo considerare “l’erede spirituale” degli storici (e amati) GameBoy e Nintendo DS / 3DS.

Ma quale tra le tre versioni della console Nintendo è la più potente? La risposta è semplice: nessuna delle tre. Le tre versioni infatti, Switch, Lite e OLED, hanno in dotazione lo stesso processore, il potente e versatile Nvidia TEGRA X1. Tutto questo per garantire la massima compatibilità tra i giochi, che sono esattamente gli stessi per tutte e tre le versioni, ma anche facilitare la programmazione alle software house che si occupano di sviluppo di videogiochi, evidentemente avvantaggiati dall’uniformità dell’hardware. Attenzione, però: alcuni titoli che prevedono l’utilizzo dei joycon scollegati dal corpo macchina, come ad esempio Just Dance o Nintendo Labo, non possono essere fatti girare sulla versione Lite. Anche il suo costo è, per forza di cose, diverso. Switch Lite è posizionata a listino ad appena 80 euro meno della versione normale, ovvero 219,99 euro, mentre OLED costerà 349 euro, Iva inclusa, a partire dal prossimo 8 ottobre.