Scopri cosa sono le comunità energetiche, come funzionano, chi può partecipare e il ruolo del GSE. Energia condivisa, incentivi e risparmio con Elettro Star.

Comunità energetiche rinnovabili: come funzionano, a cosa servono e perché conviene partecipare

Negli ultimi anni si sente parlare con sempre più frequenza di comunità energetiche rinnovabili, ma non sempre è chiaro di cosa si tratti davvero. Non è solo una moda legata alla transizione ecologica: è una rivoluzione concreta nel modo in cui produciamo e consumiamo energia. Un cambiamento che può riguardare anche te, la tua famiglia, la tua impresa o il tuo condominio.

In questo articolo cerchiamo di spiegare in modo semplice ma approfondito:

  • cosa sono davvero le comunità energetiche;

  • qual è il ruolo del GSE e perché è così importante;

  • come si partecipa e quali vantaggi si ottengono;

  • e infine, come Elettro Star può aiutarti a entrare in questo nuovo mondo.


Cosa sono le comunità energetiche: una piccola rivoluzione locale

Una comunità energetica rinnovabile (CER) è un gruppo di soggetti – cittadini, imprese, enti pubblici, condomini o associazioni – che decidono di collaborare per produrre, consumare e condividere energia rinnovabile, in modo locale e sostenibile.

Non si tratta solo di installare un impianto fotovoltaico: è un modello collettivo che supera la logica del consumatore individuale. In una comunità energetica, l’energia prodotta da un impianto (solitamente fotovoltaico) viene messa in rete e utilizzata da tutti i membri della comunità, ottimizzando il consumo e riducendo gli sprechi.

Un esempio pratico

Immagina un gruppo di abitazioni o attività commerciali in un quartiere. Uno di questi edifici installa un impianto fotovoltaico. L’energia prodotta e non utilizzata in quel momento non viene venduta alla rete, ma condivisa con gli altri membri della comunità. A fine mese, tutti ricevono una compensazione economica per l’energia scambiata, grazie agli incentivi statali.

Le caratteristiche principali delle CER:

  • Si basano su impianti di produzione da fonti rinnovabili (sole, vento, biomassa, idroelettrico);

  • I partecipanti devono essere connessi alla stessa cabina primaria (cioè appartenere alla stessa “zona tecnica” del distributore di energia, come Enel);

  • La CER può essere composta da produttori, consumatori o prosumer (chi produce e consuma);

  • La governance della comunità è democratica: ogni partecipante ha voce in capitolo, in base a uno statuto condiviso.

Questo approccio permette di valorizzare le risorse locali, creare coesione sociale, promuovere la sostenibilità e ridurre la dipendenza dal mercato energetico tradizionale.


Il GSE: cos’è, cosa fa e perché è fondamentale

Il Gestore dei Servizi Energetici (GSE) è una società per azioni interamente controllata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, attiva dal 1999. Nasce con lo scopo di promuovere lo sviluppo delle fonti rinnovabili in Italia e gestire tutti i meccanismi di incentivazione legati alla produzione di energia green.

Nel tempo, il GSE è diventato il cuore operativo della transizione energetica nazionale. Il suo compito principale è quello di:

  • gestire i contributi e gli incentivi per chi produce energia da fonti rinnovabili;

  • promuovere progetti di efficienza energetica;

  • monitorare la produzione e il consumo di energia in Italia;

  • fare da tramite tra i cittadini, le imprese e lo Stato per tutto ciò che riguarda energia verde e sostenibilità.

Il GSE e le comunità energetiche

Nel contesto delle CER, il GSE ha un ruolo chiave:

  1. Registrazione – Le comunità devono essere iscritte sul portale del GSE, che ne valuta l’idoneità tecnica e amministrativa.

  2. Misurazione e controllo – Il GSE controlla l’energia immessa, condivisa e autoconsumata dai membri della comunità.

  3. Erogazione degli incentivi – È il GSE che, ogni mese o trimestre, riconosce i contributi economici previsti per l’energia condivisa. Questi incentivi sono stabiliti dal cosiddetto Decreto CER 2024, e possono arrivare a fino a 120€/MWh.

  4. Supporto e documentazione – Attraverso il proprio portale, il GSE fornisce guide, FAQ, moduli e strumenti per facilitare la costituzione e la gestione delle CER.

In pratica, senza il GSE, le comunità energetiche non potrebbero funzionare. È l’ente che garantisce che tutto avvenga in modo trasparente, corretto e secondo le norme, riconoscendo anche gli incentivi statali spettanti.


Come si crea (o si entra in) una comunità energetica

Uno dei grandi punti di forza delle comunità energetiche è che sono aperte a tutti. Non serve essere un tecnico, né possedere un impianto fotovoltaico: l’obiettivo delle CER è proprio quello di coinvolgere il maggior numero possibile di persone, creando benefici condivisi per tutta la collettività. Tutti possono partecipare, a patto di rispettare alcune condizioni di base.

Chi può far parte di una CER:

  • Privati cittadini;

  • Aziende o artigiani;

  • Commercianti;

  • Enti pubblici;

  • Condomini o cooperative;

  • Associazioni no-profit o enti religiosi.

Requisiti tecnici e organizzativi:

  • Tutti i membri devono essere connessi alla stessa cabina primaria (un’area elettrica definita dal distributore, che copre un territorio limitato): tutti i membri della comunità devono trovarsi all’interno dello stesso “perimetro elettrico”, cioè sotto la stessa cabina di trasformazione, condizione che serve a garantire che l’energia prodotta localmente venga effettivamente condivisa in modo fisico e non solo contabile;

  • Serve almeno un impianto da fonte rinnovabile (fotovoltaico, eolico, idroelettrico o biomassa);

  • È necessaria la costituzione formale della comunità: uno statuto, una governance interna e un referente unico;

  • È obbligatorio registrarsi presso il portale GSE, allegando tutta la documentazione tecnica e legale.

Non è necessario possedere un impianto: si può partecipare anche come consumatore puro, beneficiando comunque della condivisione energetica e dei relativi incentivi.

Ogni partecipante può scegliere il ruolo più adatto:

  • Produttore, se possiede un impianto e immette energia nella rete condivisa;
  • Consumatore, se beneficia dell’energia condivisa da altri;
  • Prosumer, se fa entrambe le cose (produce e consuma).

Partecipare a una CER è quindi una scelta accessibile, concreta e adatta a chiunque voglia risparmiare, investire nel futuro e fare qualcosa di buono per l’ambiente e per il proprio territorio.


Perché conviene partecipare

  • Risparmio in bolletta – Parte dell’energia che consumi viene compensata grazie alla condivisione. Ricevi un incentivo economico (erogato dal GSE) per ogni kWh condiviso.
  • Incentivi statali importanti – Il Decreto CER 2024 ha introdotto contributi economici fino a 120€/MWh per l’energia condivisa. Inoltre, nei Comuni sotto i 5.000 abitanti è previsto un contributo a fondo perduto fino al 40% dell’investimento iniziale.
  • Ambiente e sostenibilità – L’energia rinnovabile non produce emissioni, contribuisce a ridurre il cambiamento climatico e migliora la qualità dell’aria.
  • Indipendenza energetica – Con una CER sei meno esposto ai rincari dell’energia sul mercato internazionale.
  • Valorizzazione del territorio – Una comunità energetica è anche una forma di coesione sociale e sviluppo locale. Si investe nel proprio territorio per migliorarlo, renderlo più green e più efficiente.

Come può aiutarti Elettro Star

Elettro Star è al tuo fianco per entrare nel mondo delle comunità energetiche con competenza e passione.

Ti offriamo:

  • consulenze gratuite per capire se puoi partecipare a una CER;

  • analisi tecnica e verifica della cabina primaria;

  • installazione di impianti fotovoltaici ad alta efficienza;

  • supporto completo per registrazione e gestione GSE;

  • soluzioni anche per condomini e aziende.

Che tu voglia diventare produttore, consumatore o entrambi, ti aiutiamo a fare la scelta giusta per te e per il tuo futuro.


Passa all’energia condivisa. Passa da Elettro Star.

Ti aspettiamo nel nostro punto vendita in Via Andrea Costa 67/69 a Santarcangelo di Romagna, oppure contattaci per una consulenza personalizzata.
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