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È tempo di diffusori “smart” per Panasonic

È tempo di diffusori “smart” per Panasonic con GA10

Panasonic ha annunciato a IFA il diffusore smart GA10 con Google Assistant integrato e le principali app di streaming musicale

Panasonic approfitta dell’IFA per presentare a Berlino il suo primo diffusore smart con Google Assistant integrato, in grado quindi di connettersi ai dispositivi di casa compatibili e gestire svariate funzionalità extra oltre la classica riproduzione musicale. Grazie all’assistente di Google intergrato, infatti, GA10 (questo il nome del modello) potrà accedere ai servizi Google online e agli altri dispositivi della smart home, mentre la compatibilità con i servizi di streaming permetterà la diffusione (anche multiroom) della musica in casa.

Di dimensioni compatte e con telaio in alluminio, il diffusore GA10 è rifinito da una griglia in tessuto disponibile nei colori nero o bianco. Lo speaker dispone di 2 tweeter a cupola morbida da 2 cm posti lateralmente in modo da ampliare la copertura sonora e migliorare la resa musicale, oltre a un midwoofer da 8 cm con doppia bobina e condotto reflex per valorizzare i bassi.

Panasonic rilascerà anche una nuova app per la gestione della musica che consentirà l’accesso alle app di streaming più popolari come Spotify, Google Play Music e TuneIn Radio e la riproduzione dei brani archiviati su smartphone, tablet o dispositivi NAS. Il Panasonic GA10 è dotato anche di connessione Wi-Fi e Bluetooth in grado di consentirne l’utilizzo in modalità stereo con un altro GA10. Al momento non ci sono indicazioni sull’effettiva disponibilità sul mercato italiano, ma essendo ormai certo l’arrivo di Google Assistant in italiano entro fine anno, non dovrebbe mancare molto.

 

Soraa annuncia Helia: la lampadina che replica la luce naturale del giorno

Soraa annuncia Helia: la lampadina che replica la luce naturale del giorno

Soraa, azienda americana con sede a Freemont (California), leader mondiale della tecnologia LED Gan-on-Gan (lampade con una resa cromatica e caratteristiche dal fascio di luce superiori alle normali lampade LED) ha portato al CES 2017 di Las Vegas la nuova lampadina intelligente Helia, con cui fa ufficialmente il suo ingresso nel mercato consumer.

Helia è un prodotto che sta a metà strada tra i prodotti smart home e quelli per la salute. Questo perchè combina la possibilità di collegarsi, grazie alla tecnologia HomePlug Green Phy, alla rete elettrica di casa utilizzandola come se fosse una rete Ethernet per lo scambio di dati, senza necessitare di una rete WiFi, ad una illuminazione a LED che si adatta alla luce emessa all’ora del giorno.

Una volta scaricata dal Play Store l’app specifica e settata la lampada, Helia si adatterà replicando i tempi e lo spettro visivo della luce solare naturale. Ad esempio al mattino avremo una maggiore illuminazione più tendente al colore blu che consentirebbe un risveglio migliore, durante la giornata invece avremo una luce più calda, mentre la sera, grazie alla tecnologia brevettata BlueFree, verrà eliminata completamente la luce blu mantenendo una luce di colore bianco soft. E proprio l’eliminazione del blu, utilizzando invece una luce violetta, consentirebbe di evitare molti disturbi del sonno.

Ma come dicevamo sono anche lampadine “smart”, in grado di dialogare con le altre lampadine intelligenti tramite la rete elettrica. Ma non solo. All’interno della lampadina trova posto il sensore Smart Snap. Questo è in grado di rilevare se uno spazio è occupato o vuoto, oppure regolare automaticamente la luminosità nel corso della giornata grazie ai suoi sensori ambientali in base all’ora ed alle condizioni atmosferiche. E’ dotato di una tecnologia auto-apprendente, che gli consente quindi di imparare le nostre abitudini, consentendoci ad esempio di accendere luci più tenui se andiamo di notte nel bagno.

Per il futuro potrebbero essere presentati nuovi sensori per poter migliorare ed espandere le applicazioni e l’utilizzo della lampadina.

L’uscita sul mercato è prevista per la primavera ad un prezzo di 49,95 dollari.

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Zuckerberg annuncia Jarvis: il nuovo assistente personale con la voce di Morgan Freeman

Zuckerberg annuncia Jarvis: il nuovo assistente personale con la voce di Morgan Freeman

Dopo un anno di lavoro il fondatore di Facebook ha presentato il suo nuovo maggiordomo virtuale: JARVIS, una intelligenza artificiale con la voce di Morgan Freeman, in grado di fare cose incredibili come il maggiordomo di Iron Man.

Mark Zuckerberg ha svelato Jarvis, una Intelligenza Artificiale in grado di gestire e controllare le apparecchiature della casa, proprio come fa il famoso maggiordomo di Iron Man da cui prende il nome, ed a cui l’attore premio Oscar Morgan Freeman presterà la voce. Questo secondo Zuckerberg potrebbe garantire alla domotica ed ai dispositivi smart un balzo in avanti generazionale.

In realtà al momento Jarvis non sembra avere in verità le caratteristiche così superiori rispetto a quelli di Google (Home) o di Amazon (Echo). Ma l’ambizioso progetto del fondatore di Facebook è quello di poter far sviluppare alla sua A.I. una capacità di auto-apprendimento evitando così l’insegnamento manuale, il “maggiordomo” quindi imparerà da solo le nuove abilità che possono essergli utile nella gestione della domotica di casa, capacità che, secondo lui, nel giro di una decade le future I.A. potranno realmente avere.

E proprio sulla pagina Facebook di Jarvis, Zuckerberg ha raccontato la sfida, i propositi, le sue emozioni, i dettagli tecnici di questo progetto ed anche le problematiche avute.

 

 

 

Domotica e Risparmio Energetico

Casa: aumentare il risparmio energetico grazie alla domotica

Da qualche anno a questa parte si continua a fare riferimento in maniera sempre più frequente al tema della domotica, scorgendo all’orizzonte un potenziale enorme sviluppo in merito alle sue applicazioni come potente strumento tecnologico per il controllo degli impianti e nella gestione degli elettrodomestici.

Un settore, quello della domotica, che può contribuire ad apportare un notevole contributo al miglioramento dell’efficienza energetica all’interno delle abitazioni, opponendosi in qualche modo alla crisi del settore edilizia concretizzatasi negli ultimi 5-6 anni. Secondo i dati ISTAT il numero complessivo delle abitazioni (nuove ed ampliamenti) per le quali è stato concesso il permesso di costruire, dopo il picco del 2005 (305.706 unità), evidenzia una progressiva e intensa caduta a partire dall’anno successivo e, nel 2014, il numero di concessioni di edilizia abitativa stimato dall’ANCE è di circa 5mila unità con una flessione complessiva che supera l’80%. Si tratta di uno dei livelli più bassi mai raggiunti, inferiore, escludendo gli anni del secondo conflitto mondiale, al 1936.

Domotica ed efficienza energetica

Gli investimenti in riqualificazione del patrimonio abitativo, che rappresentano nel 2015 il 37% del valore degli investimenti in costruzioni, sono l’unico comparto che continua a mostrare una tenuta dei livelli produttivi.

Rispetto al 2014, per gli investimenti in tale comparto, si stima una crescita del 2% in termini reali. L’aumento stimato per il 2015, pari a circa 1,8 miliardi di euro, è imputabile al potenziamento fino a dicembre 2016 della proroga degli incentivi fiscali per le ristrutturazioni edilizie e per l’efficientamento energetico. Gli investimenti nel recupero abitativo (manutenzioni straordinarie) mantengono incrementi significativi rispetto alle nuove costruzioni che invece continuano a sentire dal 2008 gli effetti della crisi economica.

In un’ottica complessiva risulta interessante notare come in base ad una indagine compiuta dall’ANCE nel 2014 presso le imprese associate (al fine di comprendere come sta evolvendo il mercato dell’efficienza energetica e il ruolo che le aziende di costruzioni stanno ricoprendo nella riqualificazione degli immobili esistenti) sia stato confermato un ampio interesse da parte delle imprese associate verso la realizzazione di immobili residenziali green: la percentuale di nuovi edifici realizzati nel biennio 2012-2013 in classe energetica A (< 15 kWh/m2 annuo equivalente a 1,53 metri cubi di gas metano/m2 annuo) o B (< 30 kWh/m2 annuo, equivalente a 3,06 m3 di gas metano/m2 annuo) è significativamente superiore al 50%, e lo stesso si può dire per le nuove iniziative partite nel 2014.

Smart Home & Building: prospettive per il presente

In tale direzione si capisce perfettamente che le imprese più competitive siano quelle che hanno saputo investire nel know-how tecnologico: il contenuto tecnologico delle aziende è dato dalla ricchezza dei saperi a disposizione, dalla capacità di fornire soluzioni tecnologicamente avanzate che permettano di conseguire i risparmi energetici pianificati per la clientela.  Dal lato della domanda, è necessario aumentare la conoscenza e la consapevolezza nell’uso dell’energia, in quanto è problematico far cambiare le abitudini delle persone con l’obiettivo di ridurre i consumi.

Ciò ci conduce alla esponenziale crescita che sta investendo la cosiddetta “Smart Home & Building”: il 46% dei proprietari intende acquistare prodotti per la casa intelligente, soprattutto per sicurezza o risparmio energetico, che con applicazioni di videosorveglianza, sistemi di antintrusione e di telecontrollo degli impianti di climatizzazione e riscaldamento rappresentano l’8% degli oggetti e il 23% del mercato. Allineando tali dati è perfettamente comprensibile come la domotica, nata per migliorare il comfort di vita nei nostri alloggi, possa oggi trasformarsi in uno strumento potente per ridurre in modo significativo i consumi di energia.