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Nougat (torrone) è il nome ufficiale di Android N

Annunciato su Twitter il nome ufficiale della prossima versione di Android, finora conosciuto come Android N: sarà Nougat. Quest’anno il nome è stato in parte scelto anche dagli utenti, che hanno potuto partecipare alla votazione del nome definitivo. Android Nougat, in arrivo per l’estate, ad oggi è giunto alla seconda release beta, mostrando più stabilità e introducendo Daydream, la realtà virtuale di Android. Con Daydream si potrà accedere con qualsiasi smartphone abilitato – a patto di avere anche uno speciale visore – a un hub virtuale dove saranno presenti applicazioni e giochi in realtà virtuale. Nougat introdurrà inoltre un nuovo sistema di notifiche e un multitasking split-screen. Non rimane che attendere la versione definitiva!

Android 7.0 N

Android N cela un asso da Desktop: la modalità in finestra

Nascosta nel codice di Android N, ma non ancora funzionante né attivabile, c’è una funzione che potrebbe anticipare il futuro desktop di Android.

Android N ha senz’altro fatto notevoli passi in avanti in termini di usabilità su grandi schermi (e non solo) con l’introduzione del multi-window, che su Android TV diventa anche picture-in-picture, ma pare che questa non sia la sola novità in tal senso che arriverà dalla nuova release di Android.

Nel codice della developer preview 1 di N ci sono infatti riferimenti alla “freeform window“, una modalità sperimentale per eseguire le app in finestre di dimensione variabile, che da come sono descritte sembrano proprio quelle cui siamo abituati su sistemi desktop, con tanto di pulsante per ingrandirle e chiuderle. Tale opzioni dovrebbe trovarsi tra quelle per sviluppatori, ma per ora non c’è modo di farla comparire.

Un ingegnere Google ha confermato che questa modalità non è attivabile sull’attuale preview di Android N, sebbene nel codice ce ne siano tracce, lasciando intendere che sarà disponibile solo in futuro, tanto che nella documentazione ufficiale è anche già descritta:

Manufacturers of larger devices can choose to enable freeform mode, in which the user can freely resize each activity. If the manufacturer enables this feature, the device offers freeform mode in addition to split-screen mode.

I produttori dei dispositivi più grandi possono scegliere di abilitare la modalità freeform, nella quale l’utente potrà liberamente ridimensionare ogni attività. Se il produttore abiliterà questa funzione,  il dispositivo offrirà la modalità freeform in aggiunta a quella split-screen.

Non siamo affatto sicuri che questa modalità sarà pienamente funzionante in Android N fin dalla sua prima release pubblica, ma ci sono comunque buone probabilità, ed aver introdotto la modalità multi-window, dicendo in pratica agli sviluppatori di occuparsi dell’eventuale ridimensionamento delle proprie app, è senz’altro un primo passo perché il freeform mode possa funzionare correttamente con le varie applicazioni; e da lì allo sbarco ufficiale su dispositivi sempre più grandi, un ulteriore passo potrebbe essere breve.

Fonte: ArsTechnica

Android

Google ha reso disponibile Android N

A sorpresa, Google ha deciso di rendere disponibile una preview di Android N, per avere i feedback degli sviluppatori e raccogliere così eventuali suggerimenti e correzioni. Tra le novità più interessanti in questa preview si segnala la possibilità di avere la gestione multi-window, funzionalità che permetterà di affiancare più finestre e di utilizzare il picture-in-picture. Altra novità interessante presente in Android N è Direct Reply Notifications, cioè la possibilità di rispondere a un messaggio direttamente dalla notifica senza la necessità di aprire l’app interessata. Con la nuova versione della funzione Doze, inoltre, Google migliora di l’efficienza di Android. Doze interviene quando il telefono ha lo schermo spento e non è collegato all’alimentatore: in una prima fase agisce sull’accesso alla rete e sui processi di sincronizzazione, attivandoli solo in determinate finestre temporali. Quindi, in una seconda fase, se il telefono continua a non essere utilizzato viene spento anche il GPS, lo scan delle reti Wi-Fi e gli allarmi. Questi accorgimenti permettono di estendere l’autonomia del dispositivo.