Nella sua prima conferenza dedicata agli sviluppatori dal 1987, anno della sua fondazione, Huawei ha lanciato il suo sistema operativo HarmonyOS: sarà open source e multipiattaforma.

L’azienda cinese Huawei ha deciso di stupire tutti presentando il suo nuovo sistema operativo HarmonyOS, progettato per poter essere installato ed utilizzato su dispositivi diversi, come smartphone e tv, in alternativa ad Android e iOS.

Il 19 Agosto, ricordiamo, scade la proroga concessa all’azienda sul bando che impedisce ad Huawei di acquistare componenti e parti dalle aziende statunitensi, come Google, senza l’approvazione del dipartimento del commercio USA. Al momento però il sistema operativo lanciato dal colosso cinese non verrà installato sui telefonini, che vedranno invece l’arrivo di EMUI 10, il nuovo software basato su Android Q e che dovrebbe debuttare su Mate 30 e Mate 30 Pro, in uscita tra Settembre e Ottobre. Richard Yu, CEO della Consumer Business Group di Huawei, ha però tenuto a precisare che se per l’azienda non fosse più possibile utilizzare il sistema operativo Android sui suoi telefoni e tablet, sono pronti ad utilizzare HarmonyOS.

Il sistema dunque sarà utilizzato per gli smart devices, cioè dispositivi quali gli smart watch, smart screen, smart speakers e sistemi auto.

Con HarmonyOS huawei punta a realizzare un ecosistema integrato che sia condiviso su tutti i dispositivi, in modo da poter offrire agli utenti una esperienza intelligente e garantire un ambiente sicuro ed affidabile. Yu ha dichiarato di aver ritenuto importante lo sviluppo di un sistema operativo multipiattaforma che supportasse tutti gli scenari e potesse essere utilizzato su un’ampia gamma di dispositivi e piattaforme ed allo stesso tempo fosse in grado di soddisfare la richiesta da parte dei consumatori di sicurezza e di bassa latenza.

Il sistema operativo è basato su microkernel, è in grado di offrire un’esperienza fluida, è più sicuro e, secondo Huawei, , dovrebbe offrire una buona resistenza agli attacchi di hacker e pirati informatici. Inoltre il microkernel è in grado di rendere le prestazioni dell’IPC fino a ben cinque volte più efficienti dei sistemi esistenti.

Tra i punti di forma di HarmonyOS troviamo la possibilità di riuscire ad adattarsi automaticamente a diversi controlli e interazioni del layout dello schermo. Inoltre supporta sia il controllo drag-and-drop che la programmazione visiva orientata all’anteprima. Questo consente quindi agli sviluppatori di poter costruire rapidamente app in grado di funzionare su più dispositivi.

Inizialmente il sistema operativo sarà disponibile per il mercato cinese per diffondersi poi verso l’ecosistema globale.