Huawei Mate 9

Huawei Mate 9, il nuovo phablet a ricarica rapida

Secondo le ultime indiscrezioni, il nuovo phablet di Huawei Mate 9 supporterà il processore SOC Kirin 960 caratterizzato da otto core a struttura Cortex A73 Artemis, oltre a 4 o 6 GB di RAM a seconda della versione e 64/128/256 GB di memoria interna. Uno schermo da 5,9 pollici, risoluzione Full HD e doppia fotocamera Leica posteriore da 20 e 12 megapixel, mentre quella frontale sarà da 8 megapixel. Inoltre, implementerà la tecnologia di ricarica rapida Super Charge Technology, che permetterebbe di ricaricare lo smartphone del 50% in soli 5 minuti.

Fotocamera Digitale Sony

Sony RX100 Mark V e Alpha 6500: la fotografia professionale sta nel taschino

Sony sceglie New York come palco di presentazione di due nuove fotocamere ad alte prestazioni: RX100 Mark V e Alpha 6500, tanto compatte da stare in un taschino. Due filosofie diverse per un obiettivo comune: soddisfare il fotoamatore esigente e il professionista che non disdegna di lasciare a casa l’attrezzatura pesante. RX100 Mark V rivede, migliorando, tutto il buono già apprezzato nel sensore da 1″: messa a fuoco a rilevazione di fase da ben 315 punti sui 20,1 Megapixel del sensore Exmor RS CMOS. Fa capolino il processore LSI al lavoro in tandem con Bionz X: sono 150 gli scatti a 24fps che la RX100 Mark V riesce a fare. L’otturatore elettronico, attivabile dall’utente, permette ora scatti fino a 1/32.000 di secondo, mentre non ci sono novità di rilievo sul mirino a scomparsa da 2,36 milioni di punti: è il punto forte della RX100 Mark V, che riesce a soddisfare sia quelli che privilegiano le dimensioni da ultracompatta sia gli estimatori di un mirino vero. La lente montata è una Zeiss Vario-Sonnar 24-70 mm f/1.8-2.8. Sul versante video, via libera al formato 4K e possibilità di lavorare con lo slow motion fino a 960 fps. Presentata anche una custodia subacquea impermeabile fino a 40 metri, compatibile con tutta la gamma RX100, che arriverà a novembre. Grandi novità anche per l’altro modello, Alpha 6500, una su tutte l’introduzione dello schermo LCD touchscreen posteriore che consentirà di impostare il focus senza staccare l’occhio dall’EVF. Altre caratteristiche, il sensore da 24.2 Megapixel APS-C, ISO 100-51200, autofocus velocissimo da 0,05 secondi e scatti continui da record: 11 fps fino a 20 secondi. L’arrivo è previsto poco prima del Natale.

Antincendio

Antincendio, entro il 1° luglio 2017 cavi elettrici con certificazione Ue

Aice ha pubblicato una brochure aggiornata con tutte le informazioni.

“Informare tutti coloro che quotidianamente trattano cavi elettrici per energia e trasmissione dati che ricadono nell’ambito del Regolamento Prodotti da Costruzione, meglio noto come Regolamento CPR (UE 305/2011).”

È questo lo scopo della brochure “I Cavi e il Regolamento Prodotti da Costruzione CPR UE 305/11. Raccomandazioni dell’Industria Italiana di Cavi e Conduttori Elettrici”, aggiornata a settembre 2016, pubblicata da Aice (Associazione italiana industrie cavi e conduttori elettrici).

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La pubblicazione – IN ALLEGATO – presenta gli obblighi di legge da rispettare, le classi di reazione al fuoco, i sistemi di valutazione e verifica della costanza delle prestazioni (AVCP), le prestazioni minime da garantire, i tipi di ambienti e le tempistiche di applicazione del Regolamento Prodotti da Costruzione.

NORMA CEI UNEL 35016. Nella brochure si ricorda che il Comitato Elettrotecnico Italiano ha emesso, in data 1° settembre 2016, la Norma CEI UNEL 35016 che fissa, sulla base delle prescrizioni normative installative CENELEC e CEI, le quattro classi di reazione al fuoco per i cavi elettrici in relazione al Regolamento UE 305/2011, che consentono di rispettare le prescrizioni installative nell’attuale versione della Norma CEI 64-8.

La suddetta Norma CEI UNEL si applica a tutti i cavi elettrici per installazioni permanenti negli edifici e nelle altre opere di ingegneria civile (esempi: abitazioni, edifici industriali e commerciali, uffici, ospedali, scuole, metropolitane, ecc.) ed ha lo scopo di supportare progettisti ed utilizzatori nella scelta del cavo adatto per ogni tipo di installazione.

ENTRATA IN VIGORE. Il Regolamento Prodotti da Costruzione (CPR) è in vigore per tutti gli Stati dell’UE dal 1° Luglio 2013 per tutte le famiglie di prodotti tranne che per i cavi.

L’applicabilità ai cavi elettrici è divenuta operativa con la pubblicazione della Norma EN 50575 nell’elenco delle Norme armonizzate ai sensi del Regolamento stesso (Comunicazione della Commissione pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea, 2016/C 209/03), che ha stabilito le seguenti tempistiche:

dal 10 Giugno 2016, gli Organismi di certificazione possono essere notificati (diventando Organismi Notificati) e successivamente possono rilasciare i certificati di Costanza delle Prestazioni o effettuare i test di laboratorio per consentire l’apposizione della marcatura CE e l’emissione della Dichiarazione di Prestazione (DoP);

fino al 1° Luglio 2017 sussisterà un periodo di coesistenza, durante il quale produttori e importatori potranno immettere sul mercato indifferentemente cavi che rispettano o meno il Regolamento CPR. Dopo questo periodo (1 anno) la marcatura CE e la Dichiarazione di Performance saranno obbligatorie per tutti i cavi per costruzione immessi sul mercato, anche nel caso non esistano ancora le prescrizioni in merito al loro utilizzo da parte delle autorità italiane.

Dopo il 1° Luglio 2017 i cavi non marcati CE potranno comunque essere utilizzati:

– in applicazioni differenti da edifici ed opere di ingegneria civile;

– al di fuori dell’Unione Europea (export).

 

 

Google Pixel

Ecco Pixel, il primo smartphone “made in Google”

Google ha presentato Pixel, si tratta del primo smartphone realizzato interamente da Google, hardware + software, pensato per offrire un’esperienza di utilizzo completamente “made in Google”. Pixel è basato su Google Assistant, lo stesso assistente virtuale che suggerisce risposte ed esegue ricerche nella chat ‘Allo’, da poco lanciata anche in Italia. Google Assistant è parte essenziale e punto di forza della nuova esperienza di utilizzo che Google propone con Pixel, una sorta di integrazione completa tra hardware, software e Intelligenza Artificiale che va ben al di là della navigazione, fotografia, gestione dei dati, ma che li racchiude tutti e li gestisce direttamente. Possiamo pensare a Google Assistant come una sorta di maggiordomo virtuale di “Casa Google”. Pixel sarà disponibile in due versioni, con display AMOLED da 5” e 5,5”, entrambe caratterizzate da finiture accurate, con pannello posteriore in vetro e fasce laterali in alluminio. Entrambi i modelli possono contare su 4 GB di RAM e su un potente Snapdragon 821 di Qualcomm, oltre alla fotocamera posteriore da 12.3 Mpixel con apertura f2.0 e pixel da 1.55 micron. Per quanto riguarda la batteria, la versione da 5” utilizza un’unità da 2.770 mAh, mentre e la versione da 5,5” ha una batteria da 3.450 mAh; entrambi i modelli sono dotati di tecnologia Fast Charge in grado di fornire 7 ore di autonomia dopo soli 15 minuti di carica. Due i tagli di memoria interna previsti, 32 o 128 GB, ma i possessori di Pixel potranno usufruire anche dello storage illimitato a piena risoluzione su Google Foto per le proprie immagini e i video, anche in 4K. Pixel inizialmente sarà disponibile in USA, UK, Germania e Australia; nel nostro Paese dovrebbe arrivare in seguito, ma al momento non sono state fornite informazioni precise sulla data di commercializzazione.

Google Pixel

5 cose da sapere su Google Pixel e l’evento del 4 ottobre

Potreste sapere già tutto sui nuovi Google Pixel, oppure potreste essere stati travolti dalla valanga di informazioni che sono saltate fuori durante la giornata di ieri su tutte le novità Google della conferenza tenutasi negli Stati Uniti. Parliamo dei nuovi smartphone, del router Wi-Fi, di realtà virtuale e della rivoluzione che Google vuole portare avanti nei prossimi anni con la sua intelligenza artificiale, integrandole negli smartphone e nelle vostre abitazioni.

Scopriamo quali sono le 5 cose che dovete sapere per avere un quadro completo di cosa è successo ieri sera (e di cosa succederà nei prossimi mesi).

 

1. Hardware

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Google ieri ha presentato due nuovi smartphone. Sono due veri top di gamma, si chiamano Pixel e Pixel XL, sono identici come design e differiscono solo per dimensioni, risoluzione del display e batteria. Hanno di base un potente processore Snapdragon 821 quad core, una GPU Adreno 530, 4 GB di RAM e 32 (o 128) GB di memoria interna non espandibili. Sul retro hanno un lettore di impronte digitali, hanno la Wi-Fi a doppia banda e una fotocamera da 12,3 megapixel premiata da Dxomark come la migliore in circolazione. Come avete capito sono dei super telefoni e se pensate di volerne uno vi comprendiamo pienamente.

 

2. Google Assistant

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Ma se di certo non si sentiva la mancanza di un nuovo smartphone, si sentiva la mancanza di un po’ di novità per quanto riguarda il mondo degli assistenti vocali. Dopo che Siri di Apple ha sdoganato questo trend Google sembrava essersi un po’ arenata con un Google Now (ora Your Feed) non poi così integrato e un Now On Tap (ora Ricerca sullo schermo) solo marginalmente utile. Google Assistant riparte laddove Google Now era rimasto e va avanti, lavorando sull’intelligenza artificiale e permettendovi di avere un vero assistente che possa realmente “fare cose” per voi, intrattenendo un discorso fatto in linguaggio umano. Assistant sarà forse il motivo che molti cercavano per comprare un Pixel, visto che non sarà disponibile per adesso per altri smartphone. Lo trovate comunque dentro Google Allo.

 

3. Prezzo

Quanto vale uno smartphone realizzato da Google? Quanto paghereste per avere Google Assistant integrato nel launcher? Può Google aver realizzato con questo Pixel quello che Apple ha fatto con iPhone? Se a questa domanda rispondiamo qui, per tutto il resto la risposta che Google si è data è: 759€. Come minimo. Il Google Pixel viene infatti venduto a 759€ nel taglio da 32 GB in Germania, unico paese dell’area Euro che riceverà lo smartphone a breve. Il prezzo potrebbe ancora lievitare (in teoria) nel nostro paese e il costo di 1009€ del Pixel XL da 128 GB ci fa già tremare.

 

4. Disponibilità

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Ok, questo Pixel ci piace e i soldi forse li potete trovare racimolando dai vari porcellini in giro per casa, ma come si fa a comprarlo? Per adesso non c’è un modo semplice per gli italiani e probabilmente il mercato parallelo, quello fatto di esportatori non autorizzati, diventerà la strada scelta da molti. In Italia dovremo aspettare il 2017 per poter comprare questi telefoni. In quale mese però non è dato sapersi. Degli altri prodotti presentati solo Chromecast Ultra potrà essere acquistato prima della fine dell’anno in Italia.

 

5. Non solo Pixel

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Quindi non sono stati presentati solo i Pixel? No, c’era molto altro. Purtroppo però abbiamo scelto di relegare “tutto il resto” a quest’ultimo punto poiché non sono prodotti che potrete acquistare (se vivete in Italia) ora e in certi casi mai. Parliamo per esempio di Google Home, il bellissimo dispositivo che porta Assistant nella vostra casa e che vi permetterà di avere risposte o impartire comandi senza mai usare le vostre mani, ma solo la vostra voce. Ecco, Google Home arriverà solo negli USA. Incerto il destino di Google Wi-Fi, il piccolo router che promette di garantire perfetta copertura in tutta la vostra casa. Non ci dovrebbero invece essere problemi con Daydream View, il visore per la realtà virtuale pensato per i Pixel, ma è difficile pensare che possa arrivare nel nostro paese prima dei telefoni stessi.

 

Honeywell Lyric T6

Honeywell Lyric T6, il termostato bello e intelligente

Facile e veloce da installare tramite la procedura guidata via app, tra le specifiche del termostato Lyric T6 troviamo la compatibilità con HomeKit via app Casa, il controllo della temperatura in base alla posizione (geo-fencing), oltre alla funzione di “apprendimento intelligente” mediante cui memorizza i cicli di riscaldamento della casa in accordo alle abitudini dei suoi utenti . Tramite Lyric, l’app proprietaria di Honeywell (disponibile sia per iOS sia per Android), l’utente avrà il controllo completo dell’impianto, comprese le funzioni di notifica per eventuali allarmi o problemi. Lyric T6 è disponibile in due versioni: una cablata da montare a parete e una wireless che offre una maggiore flessibilità di posizionamento; il termostato è compatibile con la quasi totalità delle caldaie presenti sul mercato oltre ad essere integrabile in quasi ogni impianto di riscaldamento.