Da NVIDIA due nuove GPU

Da NVIDIA due nuove GPU con tanta potenza e consumi ridotti

Come da promessa, Nvidia ha presentato due nuove schede grafiche basate sulla tecnologia Pascal. Si tratta nello specifico della GTX 1070 e della GTX 1080, che rappresentano entrambe il nuovo step evolutivo rispetto alla generazione attuale di GPU per PC della medesima compagnia. La GTX 1070 è caratterizzata da ben 8 GB di memoria GDDR5 e da 6,5 TeraFlops di potenza computazionale. La GTX 1080, successore dell’ottima 980, si presenta invece con un frame buffer da 8 GB GDDR5X a 10 Gbps, per una potenza complessiva di 9 TeraFlops. Entrambe sono caratterizzate da bus a 256 bit. Stando alle dichiarazioni del CEO Nvidia Jen-Hsun Huang, la GTX 1080 dovrebbe essere più veloce di uno SLI di GTX 980 (parliamo di due schede montate in parallelo), mantenendo al contempo un consumo energetico di poco superiore a una singola GTX 980. GeForce GTX 1080 e GTX 1070 saranno ovviamente compatibili con le librerie DirectX 12 e permetteranno di vivere le nuove esperienze in realtà virtuale, sia con Oculus che con HTC Vive, senza scendere a particolari compromessi.

Google Drive

Spazio Extra per il tuo smartphone con Google Drive

Le memorie dei dispositivi mobili crescono modello dopo modello, su molti smartphone èpossibile aumentare lo spazio di archiviazione utilizzando le schede di memoria esterne, è possibile fare backup di foto e video via cloud, ma avere spazio extra è sempre utile. In nostro soccorso arriva Google Drive, il servizio di memorizzazione e sincronizzazione online di Google.

Cosa fa Drive? E’ molto semplice: offre a tutti i possessori di un account Google 15 Gb di spazio di archiviazione e lo fa in maniera gratuita. Così potrai avere sempre con te tutti i tuoi file come foto, documenti, presentazioni, video, disegni, fogli di calcolo, tutti sincronizzati ed accessibili ovunque tu sia da smartphone, tablet e computer.

E’ sufficiente aprire su smartphone l’app Drive e  toccare il nome di un file per aprirlo. Per visualizzare le opzioni disponibili su quel file basterà toccare l’icona a forma di “i”.

Google Drive

  1. Tocca per condividere il file con altri utenti. Dovrai inserire l’indirizzo email del destinatario ed un eventuale messaggio. A questo punto, all’interno della pagina ritratta in schermata, scorri fino alla sezione Chi ha accesso e tocca l’icona a forma di matita per modificare i permessi che concedi all’utente (Può modificare, Può commentare, Può visualizzare) oppure tocca Non può accedere per annullare la condivisione.
  2. Tocca per condividere il file attraverso un link. Ricorda: tutte le persone in possesso del link possono visualizzare il file, anche se non l’hai condiviso direttamente con loro. Il link così generato può essere condiviso in qualsiasi modo via SMS, email o come preferisci.
  3. Aggiungi il file alla selezione Speciali, così potrai trovarlo più facilmente. Per accedere all’elenco dei file contrassegnati in questo modo vai in Menù > Speciali.
  4. Tocca per spostare il file da una cartella ad un’altra.
  5. Tocca per inviare il file attraverso un’app esterna.
  6. Tocca l’icona di download per scaricare sul dispositivo una copia del file. Nota che se fai delle modifiche su questo file non verranno sincronizzate con l’originale presente su Drive.
  7. Tocca per rinominare il file.
  8. Tocca per visualizzare opzioni aggiuntive come Rimuovi (cancella il file da Drive) o Stampa (per salvare sulla memoria del dispositivo un PDF del documento).
  9. Tocca per rendere disponibile offline il file. Così puoi modificare il documento, e le modifiche verranno automaticamente sincronizzate al successivo collegamento a Internet.
  10. Le informazioni sul documento. Scorri verso il basso per visualizzarne altre.

Dall’app Drive puoi anche creare un nuovo documento o cartella, non solo modificarne di esistenti. Per farlo tocca l’icona a forma di + in basso a destra e quindi seleziona l’opzione desiderata. Sappi però che per creare un documento, un foglio di lavoro o una presentazione avrai bisogno della relativa app che puoi comodamente scaricare del Play Store.

 

 

 

Planimetrie

Planimetrie: obbligatorio allegarle alla dichiarazione?

E’ obbligatorio per l’installatore allegare alla dichiarazione di conformità le planimetrie indicanti la disposizione delle apparecchiature elettriche? 

In nessun caso l’installatore è obbligato ad allegare le planimetrie alla dichiarazione di conformità: se il progetto è redatto dal responsabile tecnico di impresa installatrice (sotto i limiti dimensionali previsti dal DM 37/08 art. 5) gli elaborati planimetrici non sono necessari (DM 37/08 art. 7 comma 2):

Art. 7. Dichiarazione di conformita’

2. Nei casi in cui il progetto e’ redatto dal responsabile tecnico dell’impresa installatrice l’elaborato tecnico e’ costituito almeno dallo schema dell’impianto da realizzare, inteso come descrizione funzionale ed effettiva dell’opera da eseguire eventualmente integrato con la necessaria documentazione tecnica attestante le varianti introdotte in corso d’opera.

Viceversa se il progetto è redatto da professionista iscritto a ordine o albo gli elaborati planimetrici sono da allegare al progetto, e non alla dichiarazione di conformità, quindi a carico del professionista, e non dell’installatore (Guida CEI 0-2 e DM 37/08 art.5):

Art. 5. Progettazione degli impianti

4. I progetti contengono almeno gli schemi dell’impianto e i disegni planimetrici nonche’ una relazione tecnica sulla consistenza e sulla tipologia dell’installazione, della trasformazione o dell’ampliamento dell’impianto stesso, con particolare riguardo alla tipologia e alle caratteristiche dei materiali e componenti da utilizzare e alle misure di prevenzione e di sicurezza da adottare.

HP

Hp lancia i nuovi Pavilion con batteria a carica rapida

Hp ha presentato la linea di computer portatili Pavilion 2016, dotati di interessanti novità. Il Pavilion x360, in particolare, offre un display da 13,3” con cerniera che ne consente la rotazione completa, simile a quella già vista sullo Spectre x360; in questo modo il Pavilion x360 si può utilizzare anche come tablet o in altre configurazioni. Pavilion x360 ha spessore e peso molto contenuti (33,7 cm di diagonale, 19,8 mm di spessore e 1,58 kg di peso) ma offre comunque una tastiera con tasti distanti 1,5 mm, per consentire la massima facilità di scrittura. La tastiera inoltre è disponibile anche con retroilluminazione (opzionale). Molto interessante l’adozione di nuove batterie con celle prismatiche agli ioni di litio, capaci di garantire una maggiore autonomia (fino a 9 ore e 15 minuti) e con funzione di carica rapida, in grado di raggiungere una carica del 90% in soli 90 minuti. I nuovi Pavilion x360 sono ora disponibili nelle vivaci colorazioni Natural Silver, Modern Gold, Dragonfly Blue, Cardinal Red e Sport Purple.

LiFi

iPhone 7: Apple testa LiFi, 100 volte più veloce del WiFi

All’interno di iOS 9.1, qualcuno ha scovato i riferimenti a LiFi, un protocollo di connettività sperimentale capace di raggiungere velocità 100 volte superiori al WiFi. E basato sulla luce.

Creata da Harald Haas, ricercatore presso l’Università di Edinburgh, LiFi è una tecnologia che funziona in modo non dissimile dai telecomandi a infrarossi; la differenza è che può modulare rapidamente più fasci di luce visibile e usarli per trasmettere dati a un sensore a vista, con una velocità massima teorica è di 224 Gigabit al secondo; e poiché il tutto avviene a ritmi serratissimi, l’occhio umano non percepisce alcuna variazioni nel campo di luce.

In pratica, parliamo di streaming dati attraverso quella che -a prima vista- sembrerebbe una comune lampadina LED. Ecco perché non sorprende che faccia gola anche ad Apple.

Dentro iOS 9.1, due fonti indipendenti hanno parallelamente individuato una menzione specifica al “LifiCapability, il che implica anche che a Cupertino stanno sperimentando tale tecnologia.

Difficile credere che possa essere implementata già con iPhone 7, per la semplice ragione che LiFi è ancora immatura e non disponibile a livello commerciale; ma è evidente che ha parecchie potenzialità, e tante aziende stanno già collaborando con l’Università per tentare di individuare potenziali applicazioni future. Compresa Apple, evidentemente.

iPhone 7 rumors

iPhone 7 rumors: pulsante home touch e smart connector

Mancano ancora parecchi mesi prima del debutto ufficiale della prossima generazione di iPhone ma, come ogni anno, non sono state affatto scarse notizie rivelatrici sul futuro di iPhone 7. Ovviamente non c’è niente di certo ancora ma, da quel che si è potuto apprendere attraverso le indiscrezioni, sembrerebbe che il prossimo top di gamma di Apple non porterà enormi cambiamenti nel design della famiglia. Questo anche in base alle dichiarazioni di Tim Cook, CEO di Apple, che nel corso della trasmissione televisiva Mad Money ha dichiarato: “Abbiamo fantastiche novità in uscita. Nuovi iPhone che spingeranno chiunque possegga oggi un iPhone a passare ai prossimi modelli. Vi daremo cose che oggi come oggi non pensate vi servano, ma senza le quali domani non potrete più vivere: questo è sempre stato questo l’obiettivo di Apple.

Insomma iPhone 7sarà uno smartphone talmente rivoluzionario che nessuno potrà farne a meno.

A cosa si riferisce Cook quando dice che avrà delle caratteristiche innovative? Una delle novità interessanti potrebbe essere quella citata da DigiTimes Taiwan e riportata da i4U. La novità in questione risiederebbe nella scelta di Apple di sostituire il pulsante Home principale con un bottone touch-sensitive rendendo quindi possibile creare un pannello frontale completamente piatto e senza sporgenze.

Questo, unito all’eliminazione della sporgenza della fotocamera posteriore, contribuirebbe allo sviluppo di un telaio più compatto ed impervio ad infiltrazioni di acqua e di polvere. Il bottone home, pare, sarà dotato della stessa tecnologia di feedback legata a Force Touch, sebbene non sia chiaro come questo si integrerà con il Touch ID.

Le notizie sulla certificazione di resistenza ad acqua e polvere di iPhone 7 sono contrastanti e non si può testimoniare per la totale affidabilità di DigiTimes.
Tuttavia è la prima volta che le voci di corridoio fanno riferimento a questa possibilità e si tratta sicuramente di una caratteristica tecnica che potrebbe ottenere molto favore presso un gran numero di utenti. Si accorderebbe inoltre con le voci sulla scomparsa del jack da 3,5 millimetri per le cuffie.

Altra novità di cui si sta parlando è lo Smart Connector, un connettore polifunzionale già sperimentato sugli iPad Pro potrebbe diventare un ponte verso la prossima generazione di oggetti connessi.

Chi ha un iPad Pro sa cos’è, per chi non l’ha mai visto, sono tre “puntini” metallici che nel tablet sono posizionati su un lato. Secondo i progetti arrivati in Rete, iPhone 7 avrà lo Smart Connector sul lato posteriore. E questo significa una serie di cose. Anzitutto, allo Smart Connector di iPad si può connettere la Smart Keyboard, una tastiera che si alimenta e si connette direttamente dal e al tablet, che può essere quindi connesso a una fonte di ricarica attraverso la porta Lighting. E attraverso accessori di terze parti come la Logi Base di Logitech, lo Smart Connector può ricaricare il dispositivo. Così, le funzioni del connettore sono tre: input dati, output dati, trasmissione energetica. E si tratta di un connettore magnetico, che può ancorare l’iPhone agli oggetti. Oltre a portare (finalmente) il wireless charging su iPhone, immaginare come questo possa trasformarlo in un oggetto iperconnesso diventa il vero orizzonte dei prossimi modelli. Ma per raggiungerlo c’è bisogno di una mossa importante: lavorare in parallelo con i produttori di accessori. Perché lo smart connector è un ponte verso la Internet of things, la Rete delle cose. Che nell’immediato futuro può ridefinire forme e funzioni di oggetti di uso comune e addirittura rendere “smart” gli apparecchi non intelligenti.

Immaginate un’autoradio, una di quelle di ultima generazione, doppio Din, con navigatore, riproduzione multimediale di ogni tipo, connessione Bluetooth al telefono. Una tipologia di prodotti che potrebbe invecchiare di colpo immaginando una unità centrale predisposta già dai costruttori di auto, per lo Smart Connector. Si sale in auto, si aggancia magneticamente l’iPhone nel vano dell’ipotetico accessorio, e così lo smartphone diventa il cuore digitale di tutta l’automobile, con la non trascurabile comodità di poterlo portare via quando si scende dall’auto. Lo stesso smartphone attraverso Nfc o Apple Watch può facilmente diventare strumento per accedere e accendere il veicolo, relegando alla sola emergenza l’uso delle chiavi. Dentro l’iPhone potrebbero essere conservati i dati di percorrenza e consumo dell’auto e lo status dei componenti come ad esempio i pneumatici, trasferiti via Smart Connector dalla centralina dell’auto al dispositivo personale. Così da avere anche più chiaro lo status dell’auto quando la si porta a revisione, evitando magari sorprese nella fattura. O per aggiornare magari la centralina del mezzo, scaricando mappature specifiche sviluppate dal costruttore. Il discorso vale anche per dispositivi non Apple: smartphone Android e Windows 10 potranno dotarsi di una tecnologia simile entro tempi brevi. E in quel caso sarà il valore dell’ecosistema fatto di sistemi operativi, app e condivisione di dati a dare forma al mercato. Non a caso Google e la Mela hanno funzionalità per l’automotive già dentro i sistemi attuali, Carplay per Apple e Android Auto, con cui utilizzare le app del telefono anche all guida (musica, navigazione, comunicazione), senza togliere le mani dal volante, attraverso gli assistenti vocali.

Questo è naturalmente solo un esempio riferito a una tipologia di prodotti, l’auto, ma potenzialmente ogni oggetto può essere connesso allo Smart Connector. Perché non immaginare un frigorifero con una base per alloggiare lo smartphone e un sensore interno che possa identificare i cibi dal codice a barre e riportarne sull’iPhone la scadenza e eventualmente alimentare un’app per la spesa – se non proprio ordinare quello che sta per finire al vostro supermercato online preferito. Oppure agganciare l’iPhone a dispositivi di monitoraggio medico come ad esempio i rilevatori di glicemia, già oggi è possibile col Bluetooth ma un accessorio smart potrebbe essere configurato in modo da trasmettere i dati in forma privata direttamente al proprio medico, attraverso magari l’autenticazione con il Touch Id.

In tre semplici puntini magnetici insomma Apple potrebbe avere la chiave per rendere il prossimo iPhone più interessante che aumentando o diminuendo le dimensioni del display o fornendo una doppia fotocamera per foto più dettagliate. L’hardware potrebbe insomma virare verso una completa disponibilità nei confronti del software e del sistema operativo. In questo modo lo smartphone, che era smart già qualche anno fa e per gli standard di oggi forse lo è meno, potrebbe mantenere e rilanciare la sua funzione di “cervello” digitale della nostra vita.

Qui sotto una carrellata di foto di come la rete immagina l’iPhone 7.

iPhone 7 - 1

Nell’immagine pubblicata da un sito cinese e ripreso da Mac Otakara, il retro del nuovo iPhone: accanto alla fotocamera dual-lens, l’ipotetico Smart Connector che comunica con la tastiera
Le anticipazioni sui nuovi modelli di smartphone Apple, come sempre, fanno sognare funzioni e design rivoluzionari. A cominciare dal display Amoled, più leggero e sottile e dai colori più brillanti e profondi, probabili per il futuro 7s. Le indiscrezioni parlano anche di uno chassis in Liquidmetal o addirittura completamente in vetro. Il 7 Pro, in arrivo probabilmente per l’autunno di quest’anno, è atteso con fotocamera più grande, con doppia lente, e smart connector.

 

iPhone 7 - 2

I rendering che circolano in Rete fanno immaginare uno smartphone più sottile di quello dell’iPhone 6S, con una doppia fotocamera e Smart Connector come sull’iPad Pro.
Le anticipazioni sui nuovi modelli di smartphone Apple, come sempre, fanno sognare funzioni e design rivoluzionari. A cominciare dal display Amoled, più leggero e sottile e dai colori più brillanti e profondi, probabili per il futuro 7s. Le indiscrezioni parlano anche di uno chassis in Liquidmetal o addirittura completamente in vetro. Il 7 Pro, in arrivo probabilmente per l’autunno di quest’anno, è atteso con fotocamera più grande, con doppia lente, e smart connector.

 

iPhone 7 - 3

Le indiscrezioni parlano anche di uno chassis in Liquidmetal o addirittura completamente in vetro.

iPhone 7 - 4

La fotocamera dual-lens destinata all’iPhone 7 Pro sembra più ampia, come si vede dall’immagine diffusa via Weibo, il social network cinese

 

iPhone 7 - 5

Nelle immagini diffuse da NowherElse l’obiettivo della fotocamera viene incastonato meglio nel case, così da evitare lo sgradevole rigonfiamento.

iPhone

iOS 10, novità in arrivo per Apple Music

Previsto anche l’arrivo di Apple Pay sul web. Touch ID consentirà acquisti non solo dalle app native e tramite lo store, ma anche sui siti

APPLE sta preparando un rinnovamento importante di Apple Music, il suo servizio di streaming concorrente di Spotify e molti altri. L’azienda dovrebbe rendere noti i cambiamenti a giugno, nel corso della Worldwide Developers Conference, dove sarà mostrata anche la nuova versione del sistema operativo mobile iOS. Il debutto tanto di iOS 10 quanto del rinnovato Apple Music dovrebbe avvenire in autunno, in concomitanza con il debutto dei nuovi iPhone. Stando a quanto riportato da 9to5Mac la casa di Cupertino ha messo in cantiere la nuova versione di Music alla fine dello scorso anno.

Attendiamoci un’interfaccia ridisegnata, alcune nuove funzioni e una riorganizzazione e semplificazione di quelle presenti. “La nuova interfaccia utente abbandonerà l’attuale look colorato e traslucente in favore di un progetto più semplice che enfatizzerà gli sfondi nero e bianco, e il testo. Per esempio l’interfaccia nella visione di album non cambierà più aspetto in base al colore della copertina dell’album”, scrive il sito statunitense.

Le copertine degli album diventeranno più grandi, occupando maggiormente l’interfaccia. Quest’ultima farà un uso maggiore di 3D Touch e font San Francisco. Grande enfasi sarà riposta inoltre sulla scheda “per te” (con consigli di musica, album, artisti e altro), che sarà semplificata per favorirne l’uso. Sparirà invece la scheda Novità per lasciare posto a una scheda chiamata “Browse”. Tra le altre novità del WWDC ci sarà anche l’arrivo di Apple Pay sul web. Più precisamente i dispositivi iOS con Touch ID consentiranno acquisti non solo dalle app native e tramite lo store, ma anche sui siti mobile. Alla manifestazione è lecito aspettarsi inoltre una nuova versione di MacOS e watchOS.

 

 

 

 

Certificazione Energetica

Certificazione energetica degli edifici: nasce la guida UNI

L’efficienza energetica è la strada da percorrere per ridurre le emissioni inquinanti e per rafforzare la sicurezza dell’approvvigionamento energetico, la certificazione energetica degli edifici è la base per raggiungere tutto questo.

E’ stato pubblicato dall’UNI un dossier sulla “Certificazione energetica degli edifici” che punta a spiegare e far conoscete tutte le novità contenute nei 3 Decreti pubblicati il 26 luglio 2015 e che costituiscono il recepimento italiano della Direttiva 2010/31/UE sulla prestazione energetica degli edifici.

I tre Decreti “Requisiti Minimi”, “Linee Guida” e “Relazioni Tecniche”, definiscono esattamente tutti gli aspetti operativi in merito alle prestazioni energetiche dei nuovi edifici e quelli sottoposti a riqualificazione energetica. Inoltre vengono fornite tutte le indicazioni per redigere gli attestati di prestazione energetica (APE).

Tutte le novità sulla certificazione energetica

Nella guida vengono ovviamente trattate tutte le novità che hanno portati i decreti legislativi, approfondendo non solo la normativa tecnica nazionale, ma indicando anche i provvedimenti recepiti dalle singole regioni.

Per dare supporto a professionisti e progettisti sono presenti capitoli relativi ai servizi energetici, all’utilizza delle fonti rinnovabili…e ovviamente tutto ciò che riguarda il nuovo attestato di prestazione energetica, gliedifici a energia quasi zero.

I curatori della guida Roberto Nidasio – Project Leader Gruppo Consultivo Legge 90 e Commissione Tecnica 204 CTI e Giovanni Murano Project Leader Commissione Tecnica 201 CTI – Ente Federato UNI presentano anche tutta la storia legata al recepimento delle normative e tutti i passaggi dal recepimento italiano della Direttiva 2002/91/CE fino ai provvedimenti attuativi.

Gli autori segnalano che circa il 40% del consumo finale di energia deriva da case, uffici pubblici e privati, negozi e altre categorie di edifici. Nelle abitazioni civili, infatti, circa due terzi dei fabbisogni sono legat al riscaldamento e al comfort ambientale.

Migliorare l’efficienza degli edifici comporta tantissimi vantaggi sia come benefici diretti e quindi risparmio energetico e riduzione dei costi delle bollette sia come benefici indiretti che portano a uno sviluppo dell’economia e una ripresa del mercato interno.

KitchenAid

KitchenAid pensa ai veri amanti del caffé

Il caffé è un vero e proprio rito e tutti gli amanti del caffé sanno quanto è importante scegliere la miscela giusta e il metodo di estrazione. Per questo KitchenAid ha pensato a due nuove caffettiere che permettono di personalizzare la propria tazza di caffé: Artisan Sifone e A stantuffo. La caffettiera Sifone permette di realizzare un caffé non troppo corposo, dall’aroma ricco e dal retrogusto pulito: il metodo utilizzato sfrutta la pressione del vapore per spingere l’acqua calda nella camera di infusione superiore, il caffé infuso torna nella caraffa una volta completato il processo. La caffettiera a Stantuffo impiega, invece, il metodo di infusione “alla francese” che utilizza la pressione per spingere il caffé sul fondo della caraffa offrendo un aroma concentrato. Questa caffettiera è dotata di bilancia e timer integrati per impostare il giusto tempo di estrazione così da ottenere un caffé dal gusto forte e corposo.

Leica

Leica M-D, la digitale travestita da analogica

Il celebre marchio tedesco ha presentato una mirrorless hi-tech la cui caratteristica principale è la mancanza di schermo LCD e di tutte le altre feature delle digitali moderne e che all’apparenza può sembrare una vecchia fotocamera a pellicola. In realtà, la nuova Leica M-D è una digitale derivata dalla Leica M e pensata per un pubblico di appassionati e puristi della fotografia. Le uniche caratteristiche tecniche enumerabili sono le seguenti: sensore full frame CMOS da 24 Megapixel, processore Leica Maestro, range ISO ridotto a 200-6400, niente display, come già detto, niente scatti in JPEG (solo DNG), niente autofocus (la M-D è una telemetro a tutti gli effetti), niente modalità video. Sono presenti solo i comandi per impostare tempi, diaframma e sensibilità, come su una Leica degli anni ’50. Leica M-D è una fotocamera dunque studiata per fotografi espertissimi e per chi vuole riportare la fotografia a una dimensione più ragionata, più studiata e più vera.